Verona, dipendente dell’Azienda ospedaliera in servizio al Policlinico di Borgo Roma assolto dall’accusa di vilipendio sul cadavere di un 28enne.
Era accusato di vilipendio sul cadavere di un giovane di 28 anni, morto per un incidente in moto: dipendente dell’Azienda ospedaliera assolto con formula piena. I fatti, come ricorda il Corriere di Verona, risalgono all’agosto del 2017. Quel giorno Marco, 28 anni, morì in seguito a un tragico incidente in moto avvenuto a Bussolengo.
Il suo corpo venne portato nelle celle mortuarie del Policlinico di Borgo Roma. E fu lì, secondo l’accusa e secondo i genitori di Marco, che un “cellista” dipendente dell’Azienda ospedaliera veronese avrebbe “fatto scempio” del corpo del giovane, consegnandolo alla ditta di pompe funebri in condizioni ben diverse, e decisamente peggiori, da quelle previste dal regolamento della stessa Azienda ospedaliera.
Nei giorni scorsi, sette anni dopo, il cellista, che rischiava una condanna a 1 anno e 9 mesi, è stato assolto con formula piena.