Verona, controlli a tappeto delle forze dell’ordine nelle zona a rischio criminalità.
Controlli a tappeto delle forze dell’ordine nelle zone e nei quartieri considerati a rischio criminalità di Verona. Come concordato in sede di Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, è stato infatti messo in campo lo scorso venerdì sera, 13 ottobre, il servizio “ad alto impatto” che ha coinvolto 5 equipaggi della polizia di Stato, due del Reparto Prevenzione Crimine “Veneto”, due pattuglie dei carabinieri, un equipaggio e un’unità cinofila della Guardia di finanza, 5 operatori della polizia locale unitamente a due unità cinofile.
Le zone considerate più a rischio di Verona.
L’operazione ha interessato piazze, parchi, luoghi di aggregazioni e locali ad alta frequentazione della zona di Veronetta – anche in considerazione della ripresa della vita universitaria – e nel quartiere di Borgo Roma, con particolar riguardo alle zone oggetto di precedenti segnalazioni, come Parco San Giacomo e Santa Teresa.
Sono 103 le persone, 97 i veicoli, 16 gli esercizi commerciali e 24 le aree controllate nelle zone finite nel mirino dell’operazione ad “alto impatto”. Quattro sono state le sanzioni amministrative elevate nei confronti dei titolari dei rispettivi esercizi commerciali; nove grammi di sostanza stupefacente di tipo hashish, inoltre, sono stati sequestrati a carico di ignoti; due giovani marocchini, ancora, sono stati denunciati per furto aggravato.
La presenza massiccia delle pattuglie della polizia di Stato sul territorio ha riguardato anche la zona dell’Adigeo, noto luogo di ritrovo di gruppi di giovani dediti ai reati predatori e al microspaccio: due le denunce per furto scattate nei confronti di un trentaquattrenne e una trentaseienne veronesi.
Un arresto in piazza dei Signori.
I risultati dell’attività hanno portato, infine, all’arresto di un ventiduenne marocchino, finito in manette a seguito di una segnalazione per lite in atto in piazza dei Signori. Il 22enne ha manifestato fin dalle prime fasi di identificazione un atteggiamento per nulla collaborativo, inveendo contro i poliziotti e aggredendoli con schiaffi e calci sia nel momento del primo intervento, sia negli Uffici di Lungadige Galtarossa al fine di sottrarsi al fotosegnalamento. Per il suo atteggiamento aggressivo, visibilmente riconducibile allo stato di alterazione da sostanze alcoliche in cui versava, l’uomo è stato quindi tratto in arresto per oltraggio, resistenza e minacce a pubblico ufficiale.