Con il Veneto saranno 9 le Regioni rosse, più due Province
Adesso è sicuro: da lunedì il Veneto, e quindi anche Verona, sarà zona rossa. A stabilirlo, dopo aver analizzato il monitoraggio della cabina di regia, è il decreto approvato proprio in queste ore dal consiglio dei ministri, con il quale sono state blindate anche le festività pasquali. In totale sono 9 le regioni ad andare in rosso da lunedì 15 marzo, e per almeno due settimane: le due Province autonome di Trento e Bolzano (che lo era già), la Lombardia, l’Emilia-Romagna, il Piemonte, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, il Lazio, le Marche, la Basilicata e la Campania (anche questa era già in rosso). Tutte le altre Regioni cadranno in zona arancione, ad eccezione della Sardegna che rimane bianca.
A pesare sulle decisioni del governo l’ennesima accelerata del virus nel corso degli ultimi giorni, che ha portato il Veneto a ridosso dei limiti stabiliti per il passaggio di fascia. Secondo i dati della cabina di regia, diffusi dall’Istituto superiore di sanità, nella settimana dall’1 al 7 marzo i casi settimanali per 100mila abitanti sono infatti aumentati a 225,64, contro i 194,87 per 100mila abitanti del periodo 22-28 febbaraio. L’Rt è invece salito a livello nazionale a 1,16 da 1,06, con il Veneto che ha fatto registrare un Rt di 1,28.
Il provvedimento non ha colto di sorpresa il governatore del Veneto Luca Zaia, che nel consueto appuntamento stampa di oggi aveva ammesso di considerare “verosimile” un passaggio del Veneto in zona rossa.
Ma cosa cambia per i veronesi? Sono molte le limitazioni in più. In zona rossa è prevista la sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Chiusi bar e ristoranti, così come tutto il commercio al dettaglio tranne i servizi essenziali come generi alimentari, farmacie, parafarmacie, edicole e tabaccai. Sospese tutte le attività nei centri sportivi anche all’aperto, si potrà correre o andare in bici solo individualmente. Ristoranti e bar chiusi, con consegna a domicilio o asporto fino alle 22, fino alle 18 per i bar. Spostamenti vietati, salvo per motivi di lavoro, necessità o salute, e sempre con autocertificazione.
Capitolo a parte le festività di Pasqua: dal 3 al 5 aprile, le misure previste per la zona rossa si applicheranno su tutto il territorio nazionale.