Denise Signorelli è stata confermata dal Dg Patrizia Benini nel ruolo di direttore sanitario dell’Ulss 9 Scaligera.
Il direttore generale dell’Azienda Ulss 9 Scaligera, Patrizia Benini, ha riconfermato Denise Signorelli quale direttore sanitario. Già Ds della stessa Ulss 9, laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Verona nel 1996, con una specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva conseguita nel 2000 nello stesso Ateneo veronese, Denise Signorelli ha iniziato l’esperienza di direttore sanitario nel Veronese nel 2016 come all’ex Ulss 20, e a seguire, dal 2017 è stata nominata Ds della neonata Ulss 9.
Signorelli proviene dall’area ospedaliera, avendo diretto come direttore medico di ospedale gli ospedali dell’attuale Distretto 4 dell’Ulss 9. Ha iniziato la carriera professionale al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione dell’allora Ulss 22 per transitare poi nel Distretto Socio Sanitario nell’ambito dell’organizzazione dei servizi sanitari di base.
Chiamata in staff alla Direzione strategica, da lì è poi approdata alla Direzione medica di ospedale. Il direttore sanitario ha quindi una lunga e approfondita conoscenza dell’ambito sanitario dell’Ulss veronese, avendo sviluppato qui tutto il suo percorso professionale e la sua carriera ed avendo gestito, tra l’altro, l’impegnativo periodo della pandemia per il cui impegno le è stato conferita l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica.
“Liste d’attesa, la prima sfida”.
“Ringrazio Patrizia Benini per la fiducia che mi ha accordato con questa riconferma – afferma Signorelli -. Si tratta del quinto direttore generale con cui ho collaborato nella mia carriera professionale, ma il primo Dg con un background e un’estrazione medica, come sono io. Avendo la Benini una profonda conoscenza dell’ambito sanitario, sarà sicuramente garanzia di un confronto ancora più profondo. Per quanto riguarda le sfide che mi attendono, con la direzione generale ci stiamo concentrando sulla risposta alle esigenze e ai bisogni dei cittadini, primo fra tutti le liste di attesa, un problema complesso che richiede una profonda riorganizzazione e che tocca molti aspetti come l’informatica, l’accessibilità alle prenotazioni, la telemedicina e i nuovi sistemi di comunicazione tra professionisti”.