Verona, nidiata di uccellini gettati nella spazzatura a Borgo Venezia.
Una brutta sorpresa quella che si è trovata davanti agli occhi una cittadina di Borgo Venezia: due sacchi gettati in un cassonetto con una trentina di uccellini di pochi giorni ancora vivi immersi nella paglia. Dai sacchi provenivano i pigolii disperati dei piccoli strappati ai loro nidi, affamati e ancora implumi, che però grazie alla segnalazione della donna sono stati immediatamente messi in salvo dalle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) di Verona che ora, quali pubblici ufficiali, presenteranno una denuncia all’autorità giudiziaria.
Non solo, ma l’Oipa cerca testimoni, che rimarranno anonimi, che aiutino a individuare l’autore del reato. “Abbiamo portato i piccoli al Centro recupero fauna selvatica di Lazise dove ora stanno cercando di salvarli – racconta Massimiliano D’Errico, comandante del nucleo delle guardie zoofile Oipa di Verona -. È la prima volta che ci capita una cosa del genere: visto il contenuto dei due sacchi, siamo rimasti attoniti. Qualcuno ha deciso di fare piazza pulita dei nidi forse durante il rifacimento di tetti delle abitazioni, ignaro di commettere un reato punito dal codice penale“.
“A un primo esame – prosegue D’Errico – sembrerebbero tutti storni, specie che nidifica in tetti, grondaie e cornicioni. Ringraziamo la cittadina che ci chiamati per soccorrere gli animali. E chiediamo a chi ha visto qualcosa di comunicarcelo anche in forma anonima. Siamo decisi di andare a fondo, come sempre: cerchiamo l’autore di questo abominio per depositare una denuncia circostanziata. Chi sa ci scriva a info.guardieverona@oipa.org“.
L’Oipa ricorda che i nidi sono protetti dalla legge e da alcuni Regolamenti comunali che ne vietano la distruzione. La violazione del divieto di distruggere o danneggiare i nidi intenzionalmente e disturbare la fauna selvatica durante il periodo della riproduzione comporta l’applicazione di sanzioni penali e amministrative.
“Non ci sono parole per commentare quel che è accaduto – prosegue Massimiliano D’Errico –. Forse non tutti ce la faranno, anche se gli esperti del centro recupero di Lazise, gestito da Progetto Natura Verona Lago Odv, come sempre ce la metteranno tutta. Cogliamo l’occasione per rilanciare il loro appello per la ricerca di balie che possano aiutare ad allevare a mano questi piccoli”.