Arrestati per truffa aggravata un 26enne e un 30enne accusati di aver commesso una serie di truffe ai danni di anziani.
Truffe in serie agli anziani, scoperti in un albergo di Verona e arrestati. Nel primo pomeriggio di venerdì 6 dicembre, la polizia di Verona ha arrestato in flagranza due italiani di 26 e 30 anni, indagati per il reato di truffa aggravata commesso nella tarda mattinata a Lumezzane (BS) ai danni di una donna 80enne. Analoghi fatti sono stati commessi dagli stessi due anche il 4 dicembre a Casaleone e il 5 a Riva del Garda.
La vicenda ha origine giovedì 5 dicembre, quando i poliziotti del Commissariato di Riva del Garda sono intervenuti per una truffa commessa ai danni di una donna 74enne. Quest’ultima, convinta telefonicamente da un sedicente avvocato in merito all’avvenuto arresto del fratello ad opera dei carabinieri, aveva consegnato a un giovane, presentatosi come l’emissario del legale, un’ingente somma di denaro e tutti i suoi gioielli, tra cui la fede nuziale.
Le indagini hanno permesso di rintracciare il veicolo usato dai truffatori, nel frattempo localizzato nella provincia di Brescia. I successivi approfondimenti condotti dal personale della Squadra Mobile di Brescia e dai colleghi del Commissariato hanno consentito di individuare i due autori di reato, mentre era in atto la fuga successiva a una seconda truffa perpetrata, con la medesima tecnica, ai danni di una vittima nel Comune di Lumezzane.
Si nascondevano in un albergo di Verona.
Grazie anche all’intervento degli operatori della Squadra Mobile di Verona, dopo un lungo pedinamento i due italiani di 26 e 30 anni sono stati fermati in corrispondenza di una struttura ricettiva del Comune scaligero, dove gli stessi avevano fissato la propria dimora.
I controlli del veicolo utilizzato e della stanza occupata hanno permesso di recuperare tutta la refurtiva sottratta alle vittime. Occultato in zone diverse dell’abitacolo è stato, infatti, rinvenuto denaro contante per un totale di circa 10mila euro in banconote di vario taglio e 77 monili di varia foggia e taglia, principalmente in oro, la maggior parte dei quali occultati all’interno di un paio di scarpe ginniche.
E’ stato anche appurato che i due soggetti si erano resi responsabili di un’altra truffa, commessa il 4 dicembre a Casaleone, ai danni di una donna 72enne. Il 26enne e il 30enne sono così finiti in manette con l’accusa di truffa aggravata e sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Montorio a Verona. La refurtiva, riconosciuta dai legittimi proprietari, sarà restituita nei prossimi giorni.