Commercialista veronese nei guai: per lui l’accusa di truffa ai danni dello Stato e autoriciclaggio, sequestrati 3,6 milioni di euro.
Un commercialista veronese sarebbe finito al centro di una mega truffa sul bonus facciate: per lui è scattato un maxi sequestro da 3,6 milioni di euro. Il professionista, con studio in città, secondo quanto riporta Il Corriere di Verona, avrebbe goduto di agevolazioni e fondi statali ottenuti illecitamente per opere inesistenti, ovvero cantieri in realtà mai avviati. Ed è quindi indagato per frode informatica e truffa ai danni dello Stato.
Sono in totale 31 le persone coinvolte nelle indagini su scala nazionale, tra le quali appunto il commercialista veronese. Nei confronti del quale la Procura di Roma ha disposto il sequestro della somma di 3 milioni e 600 mila euro. Sarebbe stato lui, secondo l’accusa, a inoltrare in via telematica all’Agenzia delle Entrate comunicazioni di cessioni di crediti inesistenti, per la cifra totale di circa 52 milioni di euro.
Lo stesso professionista veronese, in alcuni casi, sarebbe stato anche il primo cessionario degli inesistenti crediti d’imposta. Da qui per lui anche l’accusa di autoriciclaggio.