Si fanno consegnare soldi e gioielli da un’anziana, due giovani in manette

Truffa agli anziani, arrestati due giovani a Nogarole Rocca mentre si fanno consegnare una busta contenente denaro e gioielli.

Ennesima tentata truffa ai danni di anziani: nel primo pomeriggio di ieri, mercoledì 19, i carabinieri di Villafranca di Verona, a Nogarole Rocca, hanno individuato e arrestato in flagranza di reato un 22enne e un 23enne di origini casertane, entrambi già noti alle forze dell’ordine, per un tentativo di truffa in danno di una anziana del luogo.

In poco tempo sono giunte alla Centrale operativa di Villafranca molte telefonate di cittadini che segnalavano di essere stati contattati da sedicenti carabinieri, i quali annunciavano l’arrivo nelle loro abitazioni di un avvocato per saldare con ori o denaro la cauzione per il rilascio di familiari trattenuti in caserma in stato di fermo a seguito di incidenti stradali con gravi conseguenze a terzi.

Colti sul fatto.

Localizzata la zona in cui erano state indirizzate le chiamate, i militari dell’Arma hanno attuato immediatamente un massiccio dispositivo finalizzato a individuare i malfattori che si sarebbero presentati dalle vittime, bloccando i due giovani mentre erano in procinto di farsi consegnare dalla vittima una busta contenente gioielli e la somma di 500 euro in contanti.

I successivi accertamenti consentivano d’individuare anche l’autovettura con cui i due avevano raggiunto il luogo, ovvero un’utilitaria noleggiata a Napoli, nonché riscontrare come sul telefono in uso a uno degli arrestati era memorizzato nell’applicazione del navigatore satellitare l’indirizzo della vittima, precedentemente chiamata da un complice.

Dopo le formalità di rito, informata la Procura della Repubblica di Verona, gli arrestati sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza di Villafranca e nella mattinata odierna sono stati condotti innanzi al Giudice del Tribunale scaligero, il quale ha convalidato l’arresto e applicato nei confronti di entrambi gli arrestati, la misura cautelare degli arresti domiciliari nella provincia di origine, rinviando l’udienza a giugno 2025.

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