Incendio al colorificio Casati, si indaga per scoprire le cause dell’incendio.
Un autentico inferno, scoppiato alle 16 di un pomeriggio di marzo: un inferno che non ha risparmiato quasi nulla del colorificio Casati di via Valpantena, a Poiano, e che si è portato con sè la vita di un operaio, Graziano Dal Corso, ennesima vittima sul lavoro. Il suo corpo è stato ritrovato alle 19.30, dopo che per ore si era diffusa la voce di una persona dispersa. Celibe, 59 anni, Graziano Dal Corso abitava a Ponte Crencano, in via Monte Ortigara: si trovava nel posto esatto dal quale sono divampate le fiamme, e per lui non c’è stato nulla da fare, nonostante il tentativo disperato da parte dei colleghi. di strapparlo al fuoco che lo ha divorato.
L’incendio è divampato nella parte produttiva dell’azienda, dove si producono le vernici. L’allarme è scattato immediatamente, e subito si sono messi in moto i rigidi protocolli per l’evacuazione del personale. Considerata la portata dell’incendio, i vigili del fuoco sono arrivati da Verona, Mantova, Vicenza, Rovigo, Venezia Treviso con 3 autopompe, 5 autobotti tra cui 3 chilolitriche, 2 carri schiuma, 2 autoscale, un carro NBCR (Nucleare, Biologico, Chimico Radiologico) e 40 operatori coordinati dal comandate provinciale.
La polizia locale ha interdetto alla circolazione l’intera zona, la strada è rimasta chiusa fino alle 6 di questa mattina. Subito è stato diramato l’avvertimento ai residenti nel raggio di un chilometro, seguito poi dall’ordinanza del sindaco Sboarina, di non aprire le finestre: i materiali lavorati nello stabilimento potrebbero aver liberato nell’aria sostanze nocive. Raccomandazione poi estesa alle zone di “Borgo Venezia, Montorio e aree limitrofe”. Oggi, mercoledì, sarà ancora un giorno di lavoro. Per i carabinieri che dovranno stabilire le cause dell’incendio e della morte dell’operaio, per i vigili del fuoco che dovranno mettere in sicurezza la zona, per i tecnici dell’Arpav che proseguiranno nei monitoraggi. Sul posto anche i tecnici Spisal.
Nel frattempo, il magistrato di turno, com’è prassi in queste circostanze, ha aperto un fascicolo contro ignoti. Nei prossimi giorni verranno incaricati i periti del tribunale che dovranno accertare se vi sia stata responsabilità da parte di qualcuno per la morte dell’operaio e se tutte le misure di prevenzione infortuni sul lavoro, all’interno dello stabilimento, fossero state messe regolarmente in atto.