Verona, attimi di terrore in via Camuzzoni per una donna di 72 anni, che si è trovata nella notte faccia a faccia con un ladro armato di coltello.
Paura nella notte tra sabato e domenica in via Camuzzoni a Verona: era circa mezzanotte e mezza quando una donna di 72 anni si è trovata faccia a faccia, nella cucina di casa, con un ladro che le puntava un coltello alla gola. Ad allertare la Centrale operativa della Questura è stato un uomo, cugino della 72enne, la quale in stato di comprensibile apprensione le aveva detto di sentir provenire dalla cucina forti rumori. Chiedendogli di chiamare la polizia.
La donna, contattata immediatamente dagli agenti, con tono di voce terrorizzato raccontava che, mentre si trovava nella camera da letto al primo piano della sua abitazione, aveva sentito nella stanza accanto del trambusto, presumibilmente derivante dalla forzatura della portafinestra. Spaventata all’idea che qualcuno si fosse introdotto in casa, la signora si era recata al piano terra e aveva chiesto al cugino di chiamare la polizia. Proprio in quel frangente, un uomo con un berretto di lana di colore nero e vestito di scuro le si era avvicinato, puntandole addosso un coltello da cucina.
Le grida di aiuto.
Le grida di aiuto della 72enne sono riuscite a spaventare il malintenzionato che è stato individuato dagli agenti delle Volanti mentre si trovava ancora sul balcone al primo piano. L’uomo, dopo essersi sbarazzato del coltello, ha tentato di fuggire scavalcando il terrazzo, gettandosi nel cortile sottostante da un’altezza di tre metri e riversandosi di corsa fuori dall’abitazione, dove i poliziotti, nonostante la sua resistenza, gli hanno sbarrato la strada.
I rilievi effettuati nei minuti immediatamente successivi all’interno dell’abitazione della vittima hanno consentito di accertare che il 24enne – originario del Marocco, pluripregiudicato, anche questo inottemperante all’Ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale – si era introdotto nella casa di via Camuzzoni danneggiando la tapparella e forzando la maniglia della portafinestra che dava sul poggiolo. Nulla è risultato essere stato asportato dai cassetti e dalle credenze rovistate.
All’uomo sono stati contestati i reati di tentato furto aggravato, di resistenza a Pubblico Ufficiale e di porto di armi od oggetti atti ad offendere. Dopo aver atteso la celebrazione del rito direttissimo presso le camere di sicurezza della Questura, l’uomo è stato condotto davanti al giudice che ha convalidato l’arresto.