Nel febbraio 2022 Constantin Ion Rosca, operaio 38enne di San Pietro in Cariano, morì in A4: condannato il camionista che lo ha tamponato.
Un anno e quattro mesi al camionista che, con un fatale tamponamento in autostrada, ha causato la morte di Constantin Ion Rosca, i cui familiari erano assistiti dallo Studio3A. E’ quanto patteggiato in Tribunale a Brescia, davanti al Gip, il 37enne camionista rumeno, connazionale della vittima, residente nella città della Romania di Lunca Corbului, accusato e ora anche condannato per il reato di omicidio stradale aggravato.
Il terribile incidente avvenne il 22 febbraio 2022, poco dopo le otto del mattino, lungo l’A4 Brescia-Padova, nella carreggiata in direzione Milano, alla progressiva chilometrica 246+300 nel territorio comunale di Desenzano del Garda (Bs). Nello scontro perse la vita il 38enne Constantin Ion Rosca, di origini rumene ma residente da anni a San Pietro in Cariano, e il ferimento del passeggero dell’autocarro condotto da quest’ultimo, un 47enne di origini ivoriane e anch’egli residente in provincia di Verona, a Castel d’Azzano.
La ricostruzione dell’incidente.
Il Pubblico Ministero della Procura di Brescia titolare del relativo procedimento penale, che ha subito iscritto nel registro degli indagati l’autotrasportatore rumeno, ha contestato all’imputato, che era alla guida di un autoarticolato Scania, di aver provocato la morte di Rosca “con colpa consistita in negligenza, imprudenza e imperizia nonché in violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale, in particolare degli articoli 141 e 172 del Codice della Strada” per citare la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal Sostituto Procuratore al termine delle indagini preliminari e riscontrata dal Gip con la fissazione dell’udienza preliminare odierna.
Infatti, “non moderando particolarmente la velocità in presenza di un rallentamento alla circolazione segnalato dall’Ente concessionario dell’autostrada, provocava la collisione con l’autocarro Fiat Ducato 250 che lo precedeva, in quel momento fermo con le quattro frecce, così causando lesioni personali al passeggero nonché il decesso del conducente” prosegue l’atto del magistrato inquirente. Un “urto di violentissima entità che avveniva in prima corsia di marcia” come hanno accertato gli agenti della polizia stradale di Verona Sud, intervenuti per i rilievi, e a causa del quale il furgone è stato anche sospinto in avanti finendo contro il mezzo pesante che lo precedeva in coda e rimanendo così schiacciato tra i due camion. L’operaio trasportato, subito condotto all’ospedale civile di Brescia, è miracolosamente sopravvissuto riportando però traumi pesanti e fratture; per il guidatore invece, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.