Tagli ai Comuni, Verona dovrà rinunciare a 6 milioni: più di un milione all’anno per i prossimi cinque anni. L’ira dei sindaci.
Saranno 85 milioni in meno in cinque anni in tutto il Veneto: nella sola Verona, tagli da 6 milioni, poco più di un milione e 100mila all’anno. La scure del governo mozza i progetti dei Comuni veneti, senza pietà, fino al 2028. Venezia dovrà rinunciare a 14 milioni, nei cinque anni. E così via tutti gli altri, fino al più piccolo Comune della regione. In provincia di Verona, per fare un esempio, Villafranca dovrà fare a meno quest’anno di 85mila euro, che nei cinque anni diventeranno quasi mezzo milione.
Stiamo parlando dei tagli statali a Comuni, Province, Città metropolitane, ovvero 250 milioni complessivi a livello nazionale per quest’anno. E altrettanti per tutti i cinque anni, fino al 2028. Legge di bilancio 2024: via 250 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028, di cui 200 milioni a carico dei Comuni e 50 milioni a carico delle Province e delle Città metropolitane. Per il Veneto, tutti i 500 e passa Comuni dovranno rinunciare, da qui al 2028, a 85 milioni di euro. E mezzo.
“Enti locali in ginocchio”.
Quanto basta per scatenare la protesta dei sindaci, a cominciare dal presidente di Anci Veneto, il sindaco, leghista, di Treviso Mario Conte: “Conosciamo le difficoltà economiche che il nostro Paese sta vivendo in questo momento storico – ha detto – ma non possiamo correre il rischio di mettere in ginocchio gli enti locali, che restano un riferimento fondamentale per le comunità, sia per quanto riguarda i servizi che per la concretizzazione dei progetti. Chiederemo investimenti e non tagli”.
E da Verona Damiano Tommasi punta il dito sulle contraddizioni del governo: “Da una parte propagandano l’autonomia differenziata, dall’altra tagliano le risorse, togliendo ben 250 milioni degli enti più prossimi ai cittadini: i Comuni”.