L’Ulss 9 ammoderna le proprie attrezzature radiologiche negli ospedali veronesi: 13 nuovi strumenti, spesa 4,3 milioni.
Dal 2021, l’Ulss 9 Scaligera ha aggiornato le attrezzature radiologiche nei principali ospedali della provincia di Verona. Grazie al finanziamento del Pnrr, Missione 6 Salute, sono stati installati dispositivi di diagnostica di ultima generazione per un valore complessivo di 4,3 milioni di euro.
In particolare sono stati acquistati 13 nuovi strumenti, tra cui due TAC, due risonanze magnetiche e nove radiografi (RX). Le apparecchiature sono state installate tra il 2021 e il 2024 nei presidi ospedalieri di San Bonifacio, Legnago, Villafranca, Bovolone e Malcesine, garantendo un notevole passo avanti nella qualità e velocità dei servizi offerti a pazienti e personale sanitario.
Migliorare l’efficienza.
I nuovi strumenti, che fanno parte di un investimento complessivo di circa 82 milioni di euro finanziati con fondi PNRR, hanno già consentito l’esecuzione di oltre 162.000 esami, tra cui circa 15.000 TAC, 27.500 risonanze magnetiche e 120.000 esami RX. Queste apparecchiature sono state progettate per offrire immagini di alta precisione, riducendo al contempo le dosi di radiazioni e i tempi necessari per completare ogni esame.
Secondo Francesca Fornasa, direttrice del Dipartimento di Diagnostica per Immagini dell’Ulss 9, “i nuovi sistemi TAC installati a San Bonifacio e Legnago rappresentano una delle migliori innovazioni tecnologiche sul mercato, in grado di acquisire 128 strati sottili da 0,625 mm per singola rotazione.” Con un tempo di rotazione di soli 0,28 secondi, queste apparecchiature consentono di completare ogni esame in tempi estremamente ridotti, rendendole ideali per il Pronto Soccorso. La dotazione tecnologica include inoltre sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale per la ricostruzione delle immagini, che migliorano ulteriormente la qualità visiva e riducono la necessità di esposizioni prolungate ai raggi.
Maggiore accessibilità e comfort per i pazienti.
Anche le nuove risonanze magnetiche, dotate di un gantry ampliato rispetto ai modelli precedenti, garantiscono maggiore comfort durante gli esami, un aspetto particolarmente apprezzato dai pazienti con problemi di claustrofobia. La risonanza magnetica ad alta risoluzione è inoltre particolarmente indicata per l’imaging cardiaco, un settore in cui queste nuove apparecchiature offrono risultati di alta precisione.
Per quanto riguarda le radiografie, le nuove apparecchiature RX consentono di ottenere immagini ad alta risoluzione con basse dosi di radiazione, garantendo sicurezza e precisione in ogni distretto anatomico. “Queste tecnologie avanzate – conclude Fornasa – permettono non solo di ridurre i tempi degli esami, ma anche di rispondere efficacemente alle esigenze di una popolazione sempre più anziana e con condizioni particolari, garantendo elevati standard di qualità e sicurezza”.