Svastica sulla bacheca sindacale. La Cgil: “Non ci lasceremo intimidire”

Verona, svastica alla Piva Group di Gazzo Veronese, sulla bacheca sindacale sopra al volantino dello sciopero.

Una svastica sulla bacheca sindacale sopra al volantino dello sciopero. E’ successo, secondo quanto denuncia la Cgil, alla Piva Group di Gazzo Veronese. Proprio accanto al volantino di sciopero proclamato a livello nazionale per domani giovedì 11 aprile da Cgil e Uil contro le morti sul lavoro e per chiedere maggiore sicurezza nelle aziende.

“Disegnare un simbolo nazifascista accanto a un volantino di lotta sindacale, non solo lede il diritto di ogni singolo lavoratore, ma è una forma preoccupante di minaccia che sempre più sta emergendo negli ambiti lavorativi, sia sul territorio veronese che a livello nazionale – affermano il segretario generale Fiom Cgil Verona Martino Braccioforte e la segretaria generale della Camera del Lavoro Cgil Verona Francesca Tornieri -. E’ un triste episodio che ci riporta alla memoria l’assalto del 9 ottobre 2021 alla sede della Cgil nazionale da parte di alcuni componenti di estrema destra, tra cui anche esponenti della nostra città”.

E’ innegabile che ci sia in questi mesi una escalation di queste provocazioni agevolate da un clima generale che da fiato a queste nefande istanze che rigurgitano temi, modalità e simboli che ricordano il nazifascismo. Pensiamo che non siano segnali da sottovalutare. E chiediamo a tutte le istanze che si riconoscono nei valori della Carta Costituzionale di prendere le distanze da questi atteggiamenti. A partire dalla direzione aziendale, alla quale chiediamo di attivarsi immediatamente per far luce quanto prima sull’accaduto”, proseguono.

“Non ci lasceremo intimidire”.

“La Fiom e la Cgil di Verona non si lasceranno intimidire da queste provocazioni e agiranno nelle sedi più opportune per denunciare la gravità di quanto avvenuto. Continueremo a chiedere l’applicazione della costituzione in tutte le sue parti, continueremo a mettere in pratica quotidianamente e concretamente la difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, di tutti, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche e di condizioni personali e sociali, come recita la più bella norma esistente che è la Costituzione Italiana, nata proprio dalla lotta al nazifascismo. Solo garantendo i più deboli si possono garantire i diritti di tutti” concludono.


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