Ennesimo suicidio nel carcere veronese di Montorio, detenuto di 69 anni si è tolto la vita impiccandosi con un laccio.
Ancora un suicidio, l’ennesimo, nel carcere di Montorio: a renderlo noto è Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria. A togliersi la vita un detenuto senegalese di 69 anni, fine pena nel 2030: come racconta De Fazio si è impiccato con un laccio rudimentale nel pomeriggio di oggi.
Si tratta del 18esimo detenuto che dall’inizio dell’anno si è tolto la vita, cui bisogna aggiungere un operatore. “Il carcere, lungi dall’essere strumento di recupero e risocializzazione – sostiene De Fazio – è ormai luogo di morte e di sofferenze atroci, per detenuti e lavoratori, in primis quelli del Corpo di polizia penitenziaria che vedono svilito e mortificato il proprio diuturno sacrificio”.
“Anche a Verona – prosegue – la situazione complessiva risente del grave sovraffollamento generale e della straordinaria penuria di agenti della polizia penitenziaria. Sono 590 i reclusi presenti a fronte di soli 318 posti disponibili, gestiti da 318 operatori di polizia penitenziaria, quando ne necessiterebbero almeno 420. Del resto a livello nazionale sono 16mila i detenuti oltre la capienza, mentre ammontano a oltre 18mila le unità mancanti alla polizia penitenziaria”.