Verona, cellulari rubati: due uomini in manette.
Cellulari rubati in pieno centro a Verona, in manette i presunti autori. Gli stessi che dopo aver adocchiato una signora, le si sono avvicinati, l’hanno spinta dal lato in cui indossava la borsetta e le hanno sfilato il cellulare. Il reato è stato commesso venerdì scorso, in pieno giorno, in via Marconi. I due ladri – uno di 43, l’altro di 27 anni – sono stati incastrati proprio dal telefonino rubato, geo localizzato, di lì a poco, dalla stessa vittima della rapina che ha chiamato la polizia.
Grazie alle dettagliate descrizioni raccolte, i poliziotti delle Volanti hanno immediatamente riconosciuto i responsabili, intercettati poco lontano dal luogo in cui era avvenuta l’aggressione. Il controllo effettuato sul posto ha consentito di rinvenire non solo il telefonino rubato pochi minuti prima, trovato nel borsello indossato dal 43enne, ma anche un altro cellulare, trovato tra gli indumenti del ragazzo di 27 anni. I dubbi generati dall’incapacità di entrambi gli uomini di fornire indicazioni precise e persuasive in merito al rinvenimento del secondo telefono, hanno spinto gli agenti ed effettuare verifiche più approfondite che hanno condotto, anche in questo caso, all’identificazione del legittimo proprietario: una ragazza di 26 anni che solo un’ora prima aveva sporto denuncia per il patito furto.
Al termine degli accertamenti, i due uomini sono stati arrestati per il reato di rapina in concorso e denunciati per ricettazione. Ad entrambi è stato, inoltre, contestato il possesso di una sacca schermata: oggetto comunemente utilizzato per oltrepassare, con merce dotata di placche, le barriere antitaccheggio dei negozi, senza allarmarle. Il borsello è stato sequestrato dagli agenti, mentre i due telefonini sono stati riconsegnati alle legittime proprietarie.
I due uomini sono stati accompagnati presso la Casa circondariale di Montorio. Questa mattina, all’esito dell’udienza di convalida, nei confronti del più giovane dei due è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere. Udienza rinviata, invece, per il quarantatreenne.