La proposta: “Pettorina e codice alfanumerico identificativo per i cacciatori”.
Dopo gli episodi allarmanti di spari da parte dei cacciatori attorno alle case, arriva la proposta di alcuni esponenti del Partito democratico in Regione Veneto. In particolare Anna Maria Bigon e Andrea chiedono “provvedimenti per il rispetto delle distanze di sicurezza dalle strade anche tramite l’uso della pettorina identificativa”.
“Di fronte alle denunce di episodi come quelli accaduti a Settimo di Pescantina e San Stefano di Zimella, dove i cittadini si ritrovano i proiettili vicini alle abitazioni o addirittura nel proprio giardino dove stavano giocando dei bambini, la Regione deve rompere gli indugi e ingaggiare una battaglia seria antibracconaggio e contro ogni delinquenziale comportamento di chi, imbracciando un fucile, crede di poter fare ciò che vuole, mettendo in pericolo la vita delle persone”, sostengono Bigon e Zanoni.
“Alcuni mesi fa abbiamo proposto di far indossare una pettorina con codice alfanumerico identificativo a chi esercita la caccia. Una proposta però che è stata bocciata dalla maggioranza di centrodestra in Consiglio. Tale pettorina porterebbe i cacciatori a responsabilizzarsi perché non si muoverebbero più nell’anonimato come accade oggi. È essenziale il rispetto delle distanze di sicurezza e chi non le rispetta va immediatamente individuato. Non è possibile che i cacciatori agiscano nell’anonimato: vanno responsabilizzati”.