Arrestati dai carabinieri, spacciavano a Verona e e in un bar di Fumane.
Spacciavano giorno e notte a Verona e in un bar di Fumane, i carabinieri li incastrano con intercettazioni e telecamere nascoste. Nella giornata di ieri, giovedì 18, i carabinieri di San Massimo e Verona Principale hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Verona a carico di quattro persone, due italiani, un bosniaco e una cittadina marocchina (in carcere) e un’italiana (obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso di spaccio di cocaina in città e a Fumane.
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Verona, ha permesso di far emergere gravi elementi di colpevolezza in capo a tutti gli arrestati, nonché l’importanza del “giro d’affari” creato dal sodalizio di spacciatori che aveva base in due appartamenti, uno in città e uno a Fumane. Gli indagati avevano avviato un florido mercato della droga che poteva contare su numerosi clienti abituali e che utilizzava anche un bar della piazza di Fumane, quale base d’appoggio per la gestione degli affari e di alcune cessioni.
Lo spaccio al dettaglio avveniva senza soluzione nell’arco delle 24 ore, con una vendita media giornaliera di circa 40 dosi di cocaina (circa un grammo ciascuna) e un introito quotidiano di 2.500 euro. Per l’acquisto dello stupefacente, all’assuntore bastava chiamare un numero di cellulare “dedicato” oppure prendere contatti fisicamente con gli spacciatori, di fronte al citato bar oppure presso le loro rispettive abitazioni a Verona e Fumane; quest’ultimi successivamente avrebbero provveduto ad indicare al cliente il luogo dello scambio.
Nel corso dell’indagine, svolta con il supporto di intercettazioni e di telecamere occultate, sono state tratte in arresto 3 persone responsabili di detenzione e spaccio di stupefacenti ed è stato possibile rinvenire e sequestrare complessivamente 78 grammi di cocaina, 20 piante di marijuana (per un peso complessivo di 7 chilogrammi) e 20mila euro in banconote di vario taglio, provento di attività illecita. Sono stati inoltre identificati più di 53 acquirenti abituali degli odierni indagati.