Sette indagati per spaccio di droga sul treno tra Verona e Trento.
Spacciavano droga in treno tra Verona e Trento, sette indagati. Gli agenti della polizia ferroviaria di Verona hanno notificato un avviso di garanzia nei confronti di 7 persone straniere, di origine nigeriana ma residenti in provincia di Verona, indagate in stato libero per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Per 6 di loro è scattata anche la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Trento.
Le indagini, durate quattro mesi, sono iniziate a marzo scorso dopo la segnalazione di un capotreno del trasporto regionale il quale si era accorto di alcuni scambi anomali alla fermata di Mori tra le persone indagate, che salivano a Verona Porta Nuova dirette a Trento, e alcuni clienti che li attendevano al marciapiede della stazione.
Le indagini partite a marzo.
I risultati dell’indagine hanno permesso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovereto di iscrivere tutti gli autori nel registro delle persone indagate, chiedendo e ottenendo dal Gip l’emissione di un provvedimento restrittivo della libertà consistente nel divieto, per sei di loro, di accedere alla provincia di Trento senza l’autorizzazione del Giudice.
L’operazione di polizia giudiziaria, disposta e coordinata dalla Procura roveretana, è scattata all’alba e ha visto impegnati una trentina di uomini e donne della polizia ferroviaria veronese coadiuvati da tre unità cinofile della polizia di stato, della Guardia di finanza e della polizia locale di Verona nella contemporanea esecuzione di alcune perquisizioni domiciliari a Verona ed in provincia. Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti alcuni grammi di marjiuana ed eroina oltre a circa 400 euro, quale provento di spaccio, oltre a vario materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi tra cui 150 grammi di sostanza “da taglio”, il tutto sottoposto a sequestro come fonte di prova dell’attività delittuosa posta in essere dal sodalizio criminoso verso le piazze trentine dello spaccio.