Spaccio di cocaina nella Bassa veronese, i carabinieri di Legnago hanno arrestato quattro persone, tra cui marito e moglie.
Spacciavano cocaina nella Bassa veronese, come se la loro fosse una piccola azienda. I carabinieri di Legnago hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 4 soggetti, tre di origini marocchine (fra i quali una donna) e uno di origini campane. Tutti gravemente indiziati per il reato di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”.
I militari dell’Arma, nel corso dell’attività d’indagine, sono riusciti a ricostruire una fiorente attività di spaccio di stupefacenti, prevalentemente di cocaina. Attività posta in essere dagli indagati nei territori di Legnago, Cerea e Villa Bartolomea, nel periodo compreso tra il 2020 e il 2024.
Le indagini hanno preso il via a seguito dell’arresto e del deferimento in stato di libertà di due dei tre marocchini. I quali il 15 novembre 2023, mentre si trovavano a bordo di una autovettura a Cherubine di Cerea, alla vista dei militari gettavano dal finestrino un involucro per poi azzardare un tentativo di fuga. Nonostante ciò, i militari riuscivano a bloccarli e a recuperare il pacchetto che conteneva oltre 15 grammi di cocaina, motivo per cui l’uomo veniva arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, la moglie deferita in stato di libertà solo per la detenzione di stupefacenti.
Lo spaccio come una piccola azienda.
Il conseguente approfondimento investigativo compiuto dai carabinieri ha consentito di acquisire, ancora, gravi indizi di colpevolezza sia sugli stessi coniugi sia sugli altri due indagati. In particolare, le indagini hanno evidenziato come la coppia, con il contributo degli altri due, avesse avviato una fiorente attività di spaccio. Proprio come se si trattasse di una piccola azienda familiare, operante prevalentemente su Legnago e Cerea.
La Procura di Verona ha chiesto al Gip del Tribunale scaligero una misura cautelare personale per i 4 indagati, ordinanza che è stata emessa nei giorni scorsi e, quindi, eseguita dai carabinieri di Legnago. Uno degli indagati è stato associato alla casa circondariale di Verona, due sottoposti agli arresti domiciliari e uno all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.