Verona, spacciatore arrestato dopo la segnalazione di un cittadino sull’app della polizia Youpol.
Uno spacciatore è stato arrestato dalla polizia di Verona grazie alla segnalazione su Youpol, l’app che permette a chiunque, garantendo l’anonimato, di interagire in tempo reale 24h su 24 con i poliziotti, offrendo la possibilità di segnalare vari reati – principalmente episodi di spaccio, bullismo e violenza domestica – anche mediante l’invio di foto e video.
Era il pomeriggio di martedì quando gli agenti delle Volanti hanno arrestato un giovane veronese per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio proprio grazie alla segnalazione inviata da un cittadino tramite l’applicazione Youpol. A inoltrare il messaggio alla Sala Operativa della Questura è stato un uomo residente in una palazzina di via Galileo Galilei, che ha descritto un continuo andirivieni sospetto di giovani, alcuni anche minorenni, riportando una conversazione che lasciava presumere che gli stessi gestissero un’intensa attività di spaccio di sostanze stupefacenti in città.
L’astuccio di stoffa con l’hashish.
I poliziotti hanno quindi raggiunto il luogo indicato nella segnalazione e hanno effettivamente constatato che nel cortile dell’area condominiale vi era un gruppo di ragazzi che parlavano tra di loro. Uno di questi, alla vista della pattuglia, ha subito tentato di nascondere qualcosa nelle parti intime. Quando gli agenti lo hanno controllato, aveva addosso un astuccio in stoffa, al cui interno hanno rivenuto mezzo panetto di hashish, alcuni involucri in cellophane trasparente contenenti la medesima sostanza e un bilancino di precisione elettronico perfettamente funzionante.
Il giovane ha dichiarato di essere disoccupato e di alloggiare da solo in appartamento nel medesimo stabile. Qui, a seguito di perquisizione domiciliare, i poliziotti hanno rinvenuto quasi 100 grammi di hashish, oltre a vari arnesi utili allo smercio di droga come bilancini e coltelli ancora intrisi di stupefacente, il tutto accuratamente occultato in un armadio.
Dopo essere stato, quindi, accompagnato presso gli Uffici di Lungadige Galtarossa per completare gli atti di rito, il giovane è stato portato nelle camere di sicurezza in attesa del processo per direttissima previsto per la mattinata odierna, a seguito del quale il giudice ha convalidato l’arresto.