Spacciano cocaina con il furgone della ditta: tre in manette, 40 clienti identificati

Tre arresti per spaccio di cocaina tra Verona e la Valpolicella.

Spaccio di cocaina tra Verona e la Valpolicella, tre in manette, due uomini e una donna, una quarantina di acquirenti identificati. Nella giornata di ieri 22 giugno, i carabinieri di Verona hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di due italiani e ad ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di una donna, tutti responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.

Da tempo era stato avviato da parte dei tre indagati, nel territorio di Verona e provincia, un florido mercato della droga, che poteva contare su svariati clienti abituali. Uno dei due arrestati si serviva addirittura del furgone della ditta per cui lavora, riuscendo in questo modo, di giorno e di notte, a raggiungere tutti i suoi clienti. Allo stesso modo l’altro arrestato era riuscito a mettere su una remunerativa attività illecita di spaccio, in questo coadiuvato dalla sua compagna, ora agli arresti domiciliari.

L’indagine.

L’indagine, strutturata su tradizionali servizi di osservazione e pedinamento e supportata da attività tecnica di localizzazione Gps, intercettazioni ambientali e video, ha permesso di accertare gravi elementi di colpevolezza in capo agli arrestati, anche attraverso i numerosi riscontri sugli acquirenti. Sono circa 40 infatti gli acquirenti che sono stati identificati dai carabinieri, in città e provincia. Nel corso delle perquisizioni eseguite ieri inoltre sono stati rivenuti presso l’abitazione di uno degli arrestati ulteriori 55 grammi di cocaina e una somma contante pari a 38 mila euro, ritenuta provento delle pregresse attività di spaccio. Il quadro che è emerso, con cui sono state ricostruite le quotidiane cessioni di dosi di sostanza stupefacente a Verona e in tutta l’area della Valpolicella, ha perciò permesso al Gip del Tribunale di Verona di emettere le misure di custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari.

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