Presi due dei banditi che hanno tentato la spaccata alla gioielleria di Verona, altri due in fuga: era il terzo colpo nella stessa sera.
Si è conclusa con l’arresto di un uomo e il fermo di un secondo, ricoverato in prognosi riservata a Borgo Trento, una drammatica sequenza di furti a Verona e provincia, compresa la spaccata tentata alla gioielleria Zavatteri in zona stadio a Verona.
L’attività della polizia di Stato e dei carabinieri è iniziata ieri, poco prima della mezzanotte quando, su segnalazione di un cittadino, una Volante della polizia di Stato è intervenuta per una spaccata appena effettuata ai danni proprio della gioielleria di via Sansovino. Quando gli agenti delle Volanti hanno raggiunto la zona, gli autori, che avevano bloccato la via d’accesso con un’altra vettura, si sono dati alla fuga, due a piedi e due a bordo di un’auto – risultata, poi, essere stata rubata in via Pasteur.
L’inseguimento che è seguito ha portato, dopo una violenta colluttazione, all’arresto di uno degli autori, grazie anche all’ausilio di personale dell’Arma dei carabinieri. All’uomo, un trentacinquenne già noto alle forze dell’ordine per reati contro patrimonio, sono stati contestati i reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, furto aggravato e danneggiamento. Durante l’arresto e nella colluttazione che ne è seguita, un agente di polizia è rimasto ferito, anche se in modo non grave.
Il tuffo nel Camuzzoni per tentare la fuga.
Poco dopo, una gazzella dei carabinieri ha intercettato il secondo dei malviventi fuggito a piedi – fratello dell’uomo finito in manette – che, alla vista dei militari, per garantirsi la fuga, si è gettato nel canale Camuzzoni, venendo, poi, immediatamente trascinato via dalla corrente. L’uomo, rimasto impigliato centinaia di metri più in là, nelle griglie di via Basso Acquar, è stato soccorso dai vigili del fuoco e dal 118 che hanno provveduto a effettuare le prime manovre di rianimazione e lo hanno trasferito presso l’ospedale di Borgo Trento dove si trova attualmente ricoverato in prognosi riservata.
Le indagini condotte in seguito dagli agenti della polizia di Stato hanno consentito di appurare che, sempre ieri sera, altre due spaccate sono state commesse in provincia, presumibilmente dallo stesso gruppo di via Sansovino: una in un supermercato di Sant’Ambrogio di Valpolicella, l’altra in un’attività di fornitura di abbigliamento da lavoro a Pescantina. Anche in questo casi, i responsabili avrebbero utilizzato un’altra autovettura risultata rubata in via Dei Lamberti.
A bordo dei due veicoli, infatti, i poliziotti hanno rinvenuto martelli, una mazza, un piccone e altri arnesi atti allo scasso. Nelle auto non sono stati però rinvenuti gioielli e denaro riconducibili al colpo nella gioielleria di via Sansovino, ma merce di varia natura riconducibile ai colpi messi a segno nei due esercizi commerciali della provincia di Verona. Sono ancora in corso le indagini per individuare gli altri due complici.