Verona, due ragazze colte sul fatto e arrestate per furto in abitazione aggravato.
Sorprese ad aggirarsi furtivamente all’interno di un palazzo di Verona, arrestate due giovani per furto in abitazione aggravato. Erano appena uscite da un appartamento e, quando i poliziotti le hanno raggiunte, si trovavano ancora nel vano scale del palazzo in via Tonale all’interno del quale erano riuscite a intrufolarsi. A segnalarle alla Centrale operativa della Questura di Verona è stato un residente che si è trovato ad assistere alle azioni furtive delle due giovani, poi arrestate con l’accusa di furto in abitazione aggravato. È successo nel tardo pomeriggio di ieri, intorno alle 17.30.
Secondo le informazioni raccolte dagli agenti delle Volanti, entrambe le ragazze, dopo essere entrate nell’area condominiale, si sarebbero avvicinate a uno degli appartamenti, sarebbero riuscite a forzare la serratura della porta d’ingresso, si sarebbero introdotte all’interno dell’abitazione e vi sarebbero rimaste per qualche minuto, per poi uscire.
Sorprese dagli agenti in flagranza, entrambe – intercettate l’una al quarto e l’altra al quinto piano dello stabile – sono state trovate in possesso di diversi strumenti di uso comune, spesso utilizzati come arnesi di effrazione. Oltre a questi, gli operatori delle Volanti sono riusciti a rinvenire una cintura di una nota marca di lusso, poi restituita al proprietario dell’appartamento preso di mira, che ne ha rivendicato la titolarità.
Le indagini.
Una volta giunti presso gli Uffici di lungadige Galtarossa, gli agenti hanno appurato che una delle due giovani donne finite in manette era destinataria di un ordine di carcerazione disposto a seguito di condanna a 1 anno, 1 mese e 5 giorni di reclusione. Le ulteriori verifiche effettuate hanno, inoltre, fatto emergere i numerosi precedenti a carico della 22enne per reati contro il patrimonio, commessi in svariate province del nord, del centro e del sud Italia.
Gli accertamenti svolti sul conto dell’altra ragazza hanno fatto, invece, emergere che la stessa aveva fornito ai poliziotti dichiarazioni false in merito alla sua identità: nello specifico, la stessa aveva tentato di far credere di essere una minorenne dichiarando di avere 13 anni. L’esame osseo ha, tuttavia, consentito di rilevare che non poteva averne meno di 19. Al termine dell’attività investigativa, la maggiore delle due complici è stata accompagnata presso il carcere di Montorio, in esecuzione dell’ordine di carcerazione nei suoi confronti disposto, mentre l’altra è stata trattenuta presso le camere di sicurezza delle Questura. L’arresto di entrambe è stato convalidato questa mattina. A seguito della convalida, il giudice, in sede di rito direttissimo, ha disposto la custodia cautelare in carcere per la 22enne e il divieto di dimora a Verona e provincia per l’altra.