Verona, smantellata centrale della droga.
Alle prime luci dell’alba, militari della Compagnia carabinieri di Verona, coadiuvati dai colleghi di San Bonifacio e dalle unità cinofile di Orio al Serio, oltre che da personale delle Squadre di intervento operativo del 4° Battaglione Veneto, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’ufficio Gip del tribunale di Verona, nei confronti di 9 persone, 2 italiani, 6 albanesi e 1 marocchino, responsabili di gestire un’importante attività di spaccio di stupefacenti nella provincia di Verona.
L’indagine ha preso avvio dal ritrovamento, durante una perquisizione domiciliare operata nei confronti di uno degli arrestati, di una consistente somma di denaro contante. I carabinieri, cercando di capire la provenienza del contante, evidentemente non ottenuto con un lavoro lecito, hanno scoperto che il proprietario poteva essere un’importante spacciatore di cocaina del veronese.
Così a seguito di numerosi appostamenti e pedinamenti hanno ricreato la sua rete di clienti, non solo consumatori finali, ma anche altri spacciatori di più piccolo livello. Le indagini, grazie alla collaborazione con la Sezione operativa di Verona, si sono allargate permettendo di ricostruire una vera “ragnatela” di spacciatori della provincia di Verona che, a causa delle importanti restrizioni dovute al primo lock down causato dalla pandemia da Covid-19 e la conseguente penuria di stupefacente nel mercato, aveva creato delle momentanee collaborazioni tra di loro per reperire droga.
Infatti sono stati individuati sostanzialmente 3 gruppi distinti, 2 operanti a Verona ed uno sulla provincia, in particolare nella zona di San Bonifacio. Nello specifico, un gruppo di veronesi, composto da italiani e albanesi, era dedito allo spaccio al “dettaglio” di tutte le sostanze stupefacenti, anche se il loro “core business” era rappresentato dalla vendita di cocaina, così come quello degli altri arrestati operanti su San Bonifacio, quest’ultimi invece tutti di origine albanese.
Nell’arco dell’intera indagine sono stati arrestati, nella flagranza di spaccio o detenzione illecita di sostanze stupefacenti, ben 11 persone, alle quali sono stati sequestrati oltre 2 kg di droga, in maggioranza cocaina, ma non sono mancati nemmeno recuperi di hashish, marijuana e persino di pasticche di ecstasy. Agli arrestati sono stati inoltre sequestrate importanti somme di denaro contante, per un totale di oltre 60mila euro, nonché un’automobile e uno scooter, entrambi di recente immatricolazione. Infine sono stati indagati a piede libero ulteriore 6 persone che hanno rivestito un ruolo minore e collaterale nelle attività di spaccio e pertanto, nei loro confronti non è stato necessario emettere un provvedimento privativo della libertà personale.
L’attività investigativa ha portato alla luce una fitta rete di spacciatori, operante nella provincia scaligera e in grado di procurare ogni tipo di droga ai loro clienti, che la più devastante crisi sanitaria mai registrata ha solo ridimensionato, mostrando il radicamento e la non comune capacità di reperire stupefacenti nel mercato di Verona. Gli arrestati, sono stati tutti accompagnati nel Carcere di Montorio tranne una donna accompagnata presso il carcere femminile della Giudecca di Venezia.