Verona, preso un quinto componente del branco che terrorizzava il centro.
Si stringe il cerchio intorno al branco di giovanissimi che lo scorso inverno terrorizzava i loro coetanei in pieno centro a Verona. Sono infatti proseguite, nonostante il trascorrere delle settimane, le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Verona principale, in ordine ai noti due episodi occorsi lo scorso gennaio in pieno centro città.
In piazza Bra, un gruppetto di minori aveva avvicinato, circondato e colpito al volto un coetaneo, per provare a rubargli (senza successo) borsello e I-Phone; poco dopo, presso l’Arco dei Gavi, con le stesse modalità, altri giovanissimi avevano circondato un coetaneo minacciandolo con un coltello per avere la bicicletta che stava conducendo e il giubbino che indossava. Anche in quel caso, non erano mancati calci e pugni per “convincere” la vittima a consegnare quanto in suo possesso.
Insomma, una vera e propria “baby gang” su cui si è concentrato lo sforzo investigativo della stazione di Verona principale, competente per territorio: da quel 14 gennaio già quattro misure cautelari erano state eseguite, con collocamento in comunità, nei confronti di altrettanti minori protagonisti di quei violenti episodi. A queste, oggi si è aggiunta una quinta misura, comminata dall’Autorità Giudiziaria scaligera nei confronti di un altro appartenente alla gang e protagonista degli episodi di violenza. Si tratta di un diciassettenne marocchino, residente a Negrar: anche lui, su disposizione del giudice, è stato collocato presso una comunità per minori.