La merce è stata sequestrata dopo un controllo della guardia di finanza in via Monreale a Verona.
Nell’ambito della permanente azione di controllo economico del territorio e di contrasto ai traffici illeciti da parte del comando provinciale della Guardia di Finanza di Verona, nel pomeriggio di lunedì 19 aprile, una pattuglia dei “Baschi verdi” della sezione operativa pronto impiego della compagnia del capoluogo, ha sottoposto a controllo un furgone condotto da un soggetto di nazionalità marocchina intento a scaricare della merce destinata ad un club etnico privato in via Monreale.
Il soggetto era privo di qualsiasi documento di trasporto o di altro titolo per attestare il legittimo possesso di quanto trasportato. Per tali ragioni i finanzieri hanno approfondito il controllo del mezzo, rinvenendo 26 chilogrammi di melassa per narghilè (tabacco in pasta) destinata ad essere commercializzata: parte del prodotto (peraltro priva di certificazione di origine e di documentazione che ne attesti la composizione), per il quale è previsto l’assoggettamento alla disciplina dei generi di monopolio di Stato, era infatti già stato scaricato dal furgone, pronto per essere destinato al
locale etnico. La melassa di tabacco veniva pertanto sequestrata per violazione all’art. 291 bis del D.P.R. 43/1973 (contrabbando di tabacchi lavorati esteri).
I “Baschi verdi” hanno quindi perquisito il veicolo, rinvenendo sotto uno dei sedili una busta di plastica contenente circa 30 dispositivi elettronici tra cui smartphone, tablet e notebook di note marche, tutti accuratamente avvolti da cellophane trasparente. Poiché il soggetto extracomunitario non è stato in grado di fornire alcuna spiegazione in merito alla legittima provenienza di tali dispositivi, lo stesso veniva accompagnato presso gli uffici del reparto
dove veniva accertato che tali beni erano di origine illecita, evidentemente sottratti ai legittimi proprietari in circostanze ancora in corso di accertamento.
All’esito della perizia tecnica tutti i beni, allo stato anch’essi sequestrati, verranno restituiti agli aventi diritto. Le fiamme gialle scaligere continuano, al fianco dei cittadini onesti, a ricercare e reprimere tutte quelle forme di illegalità che danneggiano l’economia sana e, come in questo caso, la salute dei consumatori.