In secca col gommone in mezzo al lago di Garda, sei diportisti salvati dalla Guardia costiera.
In sei finiscono in secca col gommone nel Garda, recuperati dalla Guardia costiera. E’ giunta dopo la mezzanotte di martedì 18 luglio, alla Sala operativa della Guardia costiera del lago di Garda, la richiesta di soccorso da parte di uno dei sei diportisti che con il proprio gommone erano finiti in secca a nord dell’Isola di San Biagio, o conosciuta anche come isola dei conigli.
Giunto sul posto l’equipaggio dell’Unità Sar ha verificato che per eseguire in sicurezza il trasbordo dei diportisti era necessario anche l’impiego del Rescuerunner, che, una volta giunto in zona iniziava le operazioni di soccorso. Terminate le operazioni di trasbordo e alleggerito il natante incagliato, i guardiacoste provvedevano a disincagliare il gommone e, una volta verificato che non v’erano infiltrazioni d’acqua nello scafo, lo scortavano fino ad un vicino pontile presente nel golfo della romantica, dove i diportisti venivano sbarcati senza necessità di assistenza medica.
Altri due soccorsi nell’alto lago di Garda.
Oltre al soccorso portato a termine la notte scorsa, da segnalare anche altri due soccorsi eseguiti nell’alto Garda dall’equipaggio della Motovedetta CP 605, rischierata a Torbole in Trentino, che mentre era in attività di pattugliamento, notava, in due distinte situazioni, altrettanti sportivi in difficoltà e alla deriva.
I consigli della Guardia costiera.
Da inizio anno sono ormai 81 le operazioni SAR reali coordinate dalla Guardia costiera sul lago di Garda. Dalla Sala operativa della Guardia costiera, viene rilanciato il messaggio ai naviganti di prestare la massima attenzione ai bollettini di previsioni metereologiche, oggi ormai consultabili anche da App meteo molto attendibili, nonché di rispettare i limiti di velocità, che di notte sul lago di Garda sono di 5 nodi e, in ultimo, di pianificare sempre preventivamente le navigazioni verificando le carte nautiche della zona ove si vuole navigare al fine di evitare rischi di incaglio, in prossimità di coste o bassi fondali, prestando anche attenzione ai segnalamenti diurni e notturni che indicano pericoli, nonché alle strumentazioni di bordo che segnalano la profondità dei fondali.