Sanremo, don Ambrogio Mazzai, prete influencer veronese, attacca Geolier: “Brano non in italiano, voti avuti con mentalità mafiosa”.
Verdetti di Sanremo, irrompe a dire la sua anche don Ambrogio Mazzai, il prete influencer di Verona, che va all’attacco di Geolier. Poteva mai mancare? Dall’alto dei suoi quasi 400mila follower su TikTok, il sacerdote noto per le sue prediche e consigli online, ci tiene a farci sapere la sua opinione sulle esibizioni dei cantanti in gara all’Ariston.
Ma cosa dice don Ambrogio? Prima di tutto, che lui il Festival di Sanremo non lo guarda. Ma gliel’hanno raccontato. Poi, testualmente, afferma che a Sanremo c’era addirittura “un brano non in italiano”. Che al festival della canzone italiana, secondo lui, non ci doveva stare. Non fa nomi, don Ambrogio, ma sembra chiaro il riferimento al rapper napoletano Geolier, trionfatore del televoto ma nella classifica finale superato all’ultima curva da Angelina Mango.
“Mentalità mafiosa”.
Ma questo è niente. Perchè poi il don aggiunge un carico da novanta. Insinuando nemmeno troppo velatamente che i voti ricevuti con il televoto da quella canzone non in italiano sarebbero stati ottenuti con metodi, sono parole sue, “mafiosi”. “Questa canzone – sostiene il sacerdote – è stata fatta arrivare in alto comprando voti con una schifosissima mentalità mafiosa, e la tv pubblica dovrebbe smettere di proporla solo perché tirano su qualche migliaio di euro”.
Inutile dire che il video su TikTok è diventato subito virale. Tanto che don Ambrogio, dopo aver bloccato i commenti, ha fatto una mezza marcia indietro: “Non mi riferivo a quel cantante napoletano di cui non conosco la canzone – dice -. Ma è chiaro che una canzone in napoletano non c’entra nulla con il festival della canzone italiana”.