Turista scomparso in un tratto di lago di Garda profondo 150 metri.
Turista salva il figlio in difficoltà nelle acque del lago di Garda e poi non riemerge più e scompare: scattate le ricerche. E’ stata la moglie del turista che si era immerso dall’unità a noleggio per soccorrere il figlio in difficoltà, a lanciare l’allarme al 112. E’ successo tutto in pochi secondi intorno alle 15.30 di oggi pomeriggio, quando il primogenito, di un nucleo familiare di quattro persone, stava facendo un bagno vicino all’unità antistante 200 metri circa dalla costa di Limone, quando visto in difficoltà è stato soccorso dal papà, che una volta salvato il figlio, probabilmente ha accusato un malore ed è scomparso nei pressi del natante.
La Guardia costiera si è subito attivata, portando sul posto un suo mezzo con a bordo i sub del Nucleo della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto e il gommone di spiagge sicure, che era in attività nelle acque del trentino. Giunto in zona anche l’elicottero del 118 di Trento con a bordo i sommozzatori dei vigili del fuoco di Trento. Appena arrivati nelle acque antistanti Limone i soccorritori della Guardia Costiera hanno raggiunto l’unità da diporto e hanno cercato di acquisire dalla moglie del disperso il punto preciso da dove il malcapitato non era più riemerso.
Individuato, si è provveduto ad avviare le ricerche di superficie, impiegando anche l’elicottero del 118, mentre, stante la notevole profondità del lago, che supera in quel tratto i 150 metri, è stato richiesto ai vigili del Fuoco di Brescia l’impiego di sommozzatori con strumentazione di profondità e tramite la Prefettura di Brescia, l’impiego dei Volontari del Garda, muniti di Rov e robot di profondità. Al momento sono in atto le ricerche con due mezzi navali della Guardia Costiera, un mezzo navale dei Volontari dei vigili del Fuoco di Riva del Garda e i Volontari del Garda stanno per raggiungere l’area per le ricerche di profondità.