Il furto a casa della madre di Roberto Di Donna, oro olimpico di Atlanta 1996: sparite le due medaglie, l’oro e il bronzo.
Dopo il furto della medaglia d’oro olimpica di Sara Simeoni, questa volta è toccato a un altro olimpionico veronese, Roberto Di Donna. E’ successo martedì scorso, quando ignoti topi d’appartamento sono entrati nell’abitazione della madre di Di Donna, che si trova in via Brunelleschi, zona Stadio, a Verona.
La madre dell’oro olimpico di Atlanta 1996 (dove ha ottenuto anche un bronzo) nel tiro con la pistola ad aria compressa racconta di essere stata ingannata da una coppia di presunti amici di Roberto, descritti come “una coppia di mezz’età, un uomo e una donna, distinta e ben vestita”. Mentre la donna parlava con orgoglio del figlio campione olimpico, ha mostrato loro le due medaglie conquistate nella disciplina della pistola aria compressa (oro) e pistola libera (bronzo), insieme al prestigioso Collare d’Oro al Merito Sportivo, massima onorificenza del Coni.
- Rubata la medaglia d’oro olimpica vinta da Sara Simeoni a Mosca ’80: “Restituitemela”.
- L’appello di Sara Simeoni ai ladri: “Ridatemi la mia medaglia, per me è tutto”.
“Le medaglie le porto nel cuore”.
In un momento di distrazione, le medaglie sono misteriosamente scomparse insieme alla coppia, lasciando la madre di Di Donna visibilmente sconcertata. “Le medaglie me le porto nel cuore”, ha dichiarato il campione olimpico. “Certo, guardarle e toccarle mi hanno sempre emozionato. Ho pianto quando le ho indossate al collo, come oggi che sono sparite”.
Il campione ha annunciato che presenterà denuncia alle forze dell’ordine, sperando che l’indagine possa rivelare chi si cela dietro il furto. Sull’episodio è intervenuta l’Unione Italiana di Tiro a Segno, che ha lanciato un appello urgente per la restituzione delle medaglie, sottolineando l’importanza di preservare il valore simbolico e storico di tali riconoscimenti sportivi.