Sono 16 le opere d’arte ritrovate dai carabinieri: tra queste anche due quadri rubati a un antiquario di Bovolone nel 1999.
Ci sono anche due quadri rubati a un antiquario di Bovolone 24 anni fa, nel novembre del 1999, tra quelli, 16 in tutto, recuperati dal Nucleo carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Firenze e restituiti ai legittimi proprietari.
Le indagini.
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, è durata circa un anno e ha permesso di rinvenire nella disponibilità di un noto imprenditore umbro, sedici opere d’arte. Le indagini sono iniziate grazie al quotidiano controllo dei siti internet di settore e anche, come in questo caso, di immagini relative a palazzi o edifici storici, utilizzate per altri scopi.
Nello specifico, sulla pagina web della struttura ricettiva dell’imprenditore, usata per banchetti e ricevimenti, i militari dello speciale Nucleo hanno notato, affisse alle pareti del salone, due delle tele asportate alla Chiesa di Santa Maria a Vigesimo di Barberino del Mugello (FI). Durante una successiva fase investigativa, in seguito a una perquisizione delegata dall’Autorità Giudiziaria ed eseguita nel Comune di Umbertide (PG), sono state rinvenute le restanti 12 opere.
L’imprenditore raggirato.
È stato possibile riscontrare anche la provenienza furtiva dei beni sequestrati, grazie agli accertamenti svolti in tempo reale, mediante la consultazione della “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti” gestita dal Comando carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Si è constatata, inoltre, l’estraneità ai fatti per l’imprenditore il quale è risultato essere stato raggirato da un noto ricettatore, oggi deceduto e che viveva nella provincia di Perugia.
Quest’ultimo, sicuro che l’imprenditore non le avrebbe mai messe in commercio, nel corso del tempo gli aveva venduto le sedici opere d’arte garantendone la lecita provenienza. Data la natura giuridica dei beni ecclesiastici e di quelli appartenenti agli enti pubblici, le opere sono state restituite alle chiese e al Comune dove erano collocate. Inoltre, anche i beni appartenenti a privati sono stati restituiti ai legittimi proprietari o eredi.