Ripescato a Limone il corpo senza vita del turista inglese annegato per salvare il figlio.
Si era tuffato nelle acque del lago di Garda per salvare il figlio in difficoltà, ma subito dopo è scomparso senza più riemergere. E’ stato ritrovato ieri, martedì 16, dai Volontari del Garda il corpo del turista inglese Aran Chada, 52 anni: era su un fondale di 316 metri, a una distanza di 800 metri dalla costa del comune di Limone, più o meno nella zona in cui era stato visto inabissarsi il 22 luglio. L’annegamento del 52enne inglese era stato probabilmente causato da un malore a seguito del salvataggio del figlio, che mentre era in acqua stava rischiando di annegare.
Le ricerche coordinate dalla Sala operativa della Guardia costiera del lago di Garda erano subito iniziate dopo l’allarme lanciato dalla moglie al 112, mediante l’impiego di unità navali della Guardia costiera, dei vigli del fuoco, della polizia e della Guardia di finanza, nonché con i sommozzatori dei vigili del fuoco, della Guardia costiera, e dei Volontari del Garda muniti di strumentazione di ricerca di profondità con Rov e Sonar, che si sono alternati e hanno cooperato in questi giorni alle ricerche di profondità.
Dal 22 luglio le ricerche si erano interrotte solo per pochi giorni, quando le condizioni meteo non consentivano l’utilizzo delle strumentazioni di profondità. I Volontari del Garda sono riusciti nel pomeriggio di ieri, martedì 16, a individuare il corpo senza vita del turista. Sul posto al momento del rinvenimento è stata inviata la motovedetta CP 605 il cui equipaggio ha collaborato con in Volontari del Garda al recupero della salma
Informato il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Brescia, ha autorizzato la liberazione della salma e di conseguenza informati i familiari dell’uomo, attualmente in Inghilterra, per consentire il riconoscimento del proprio congiunto che avverrà presumibilmente nei prossimi giorni presso il nosocomio di Brescia.