Rapine ai danni di persone anziane a San Bonifacio e Cologna Veneta, arrestato un 29enne. Denunciato il complice minorenne.
I carabinieri di San Bonifacio, il 31 agosto scorso, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Verona, nei confronti di un 29enne, italiano, domiciliato nel milanese, sul conto del quale sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza in relazione alla sua partecipazione, in concorso con un minore anch’esso identificato e denunciato, alla rapina aggravata perpetrata in una abitazione di San Bonifacio lo scorso 2 giugno, ai danni di una anziana 80enne che, nella circostanza, veniva minacciata con un coltello e derubata di denaro e monili in oro.
Nello specifico i due rapinatori, dopo essersi introdotti nell’abitazione dell’anziana signora, approfittando di una porta lasciata aperta, la raggiungevano in cucina e dopo averle puntato un coltello alla gola, le chiedevano “oro e soldi” obbligandola a consegnare anche i gioielli che indossava, minacciando poi la figlia, che si trovava in un’altra stanza, costretta a consegnare il denaro in suo possesso, ovvero poco più di 250 euro, per poi scappare, scavalcando il muro di recinzione dell’abitazione e dandosi alla fuga a bordo di una autovettura parcheggiata poco lontano.
Le altre rapine.
Allertati immediatamente i carabinieri di San Bonifacio, venivano avviate le indagini acquisendo dalle vittime le prime indicazioni sull’accaduto e passando alla verifica delle immagini dei sistemi di videosorveglianza. I carabinieri riuscivano così a identificare i due autori della rapina.
Alle stesse conclusioni giungevano anche i carabinieri di Cologna Veneta, che individuavano e identificano, a seguito di mirati accertamenti, i due indagati ritenuti responsabili di un’altra analoga rapina consumata ai danni di una anziana ultranovantenne lo scorso 14 giugno in quel centro.
L’Autorità giudiziaria scaligera ha così ottenuto dal Gip del tribunale di Verona l’emissione dell’ordine di custodia cautelare a carico del maggiorenne, già ristretto presso la casa circondariale di Treviso, perché ritenuto autore dell’ennesima rapina consumata in quel capoluogo, nel mese di giugno, sempre in concorso con il solito minorenne, attualmente ristretto presso l’istituto penitenziario per i minorenni di Treviso.