Verona, rapina alla fermata del bus di piazzale XXV Aprile, davanti alla stazione di Porta Nuova: due ventenni arrestati.
Sono stati rintracciati dalla polizia i due giovani di origine marocchina che, nel pomeriggio di mercoledì, hanno rapinato un coetaneo alla fermata dell’autobus di piazzale XXV Aprile. A incastrarli le immagini estrapolate dalle videocamere di sorveglianza, che hanno ripreso le prime fasi dell’incontro, quando i due complici hanno avvicinato la vittima amichevolmente chiedendole dove andasse e offrendosi di accompagnarla al pullman.
I fotogrammi immediatamente diramati alle Volanti sul territorio permettevano di individuare con precisione il volto e l’abbigliamento indossato dai presunti responsabili, subito riconosciuto dai poliziotti come noti per essere dediti alla commissione di reati predatori proprio nella zona della stazione.
Individuati e rintracciati in 24 ore.
Erano passate meno di 24 ore dal momento in cui erano scattate le ricerche quando gli agenti delle Volanti hanno rintracciato – in due momenti diversi e sempre nella zona di piazzale di XXV Aprile – i due complici: entrambi, quando sono stati fermati, indossavano gli stessi capi di abbigliamento catturati dalle immagini di videosorveglianza nel momento della commissione del fatto.
Il primo ad essere intercettato, intorno alle tre di ieri pomeriggio, è stato un ventitreenne di origini marocchine – senza fissa dimora e pluripregiudicato per rapina aggravata e continuata, ricettazione in concorso, furto in abitazione e resistenza a pubblico ufficiale. Tutti fatti commessi a partire dal novembre 2021, data del suo primo ingresso nel territorio nazionale. In ragione della sua permanenza irregolare, nei suoi confronti era stato già emesso, lo scorso dicembre, un rintraccio a seguito di fuga dal CPR di Gradisca di Isonzo; solo una settimana fa, ancora, lo stesso è stato colpito dalla misura dell’obbligo di presentazione alla P.G.
Una volta bloccato dagli agenti, il giovane è stato immediatamente portato in Questura per ulteriori accertamenti. Qualche ora dopo, proprio mentre la pattuglia intervenuta era impegnata nella redazione degli atti, è arrivata alla Sala Operativa la nota delle Volanti Centro e Delta che avevano riconosciuto e fermato – sempre in Piazzale XXV Aprile – il presunto complice.
Il giovane, ventiquattrenne di origini marocchine – anch’egli senza fissa dimora e pluripregiudicato per reati della stessa specie, oltre che in materia di sostanze stupefacenti – era stato già più volte espulso prima con trattenimento al CPR di Potenza, e successivamente con ordine di allontanamento del Questore – peraltro mai ottemperato, motivo per il quale lo stesso era già denunciato dalle Volanti il 14 febbraio.
Cosa è successo.
Una volta accompagnato anche il secondo presunto responsabile in Questura, i poliziotti hanno ricostruito la dinamica dei fatti grazie all’incrocio degli elementi acquisiti dalle telecamere e dalle dichiarazioni raccolte dalla vittima, che – in sede di denuncia – ha subito riconosciuto dal book fotografico sottoposto alla sua attenzione i volti degli autori della rapina. Il giovane, ventenne veronese, ha raccontato che i due complici, dopo averlo avvicinato con un atteggiamento amichevole, lo avrebbero raggiunto nuovamente alla fermata dell’autobus – più nascosta alle telecamere e ai passanti: a quel punto uno dei soggetti lo avrebbe abbracciato per immobilizzarlo tentando di scoprirgli il collo per strappargli la collanina. Questo primo tentativo, vanificato dalla reazione attenta della vittima, non ha tuttavia convinto i complici a desistere.
Dopo pochi istanti, infatti, uno dei due lo avrebbe afferrato per la felpa avvicinandolo a sé nel tentativo di distrarlo mentre, l’altro, alle sue spalle, lo avrebbe aggredito strappandogli la collana e provocandogli un trauma al collo e delle lesioni giudicate guaribili in 7 giorni a seguito di referto.
La spregiudicatezza manifestata dai due giovani – oltre al modus operandi collaudato tra i due, come emerso anche dai precedenti giudiziari a loro carico – ha fatto scattare immediatamente il fermo di indiziato di delitto da parte della polizia di Stato. Il primo è stato convalidato questa mattina: il ventitreenne marocchino rimarrà ristretto presso il Carcere di Montorio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il ventiquattrenne, invece, è stato denunciato per rapina aggravata in concorso e lesioni personali.