Rapina a mano armata al Money Transfer di Peschiera, in carcere i tre presunti autori

Individuati dai carabinieri i tre presunti responsabili della rapina a mano armata al Money Transfer di Peschiera dell’agosto scorso.

Nella mattinata del 22 novembre i carabinieri di Peschiera del Garda hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, nei confronti di tre uomini, di cui due di nazionalità brasiliana e un italiano, di età compresa fra i 33 e i 50 anni, uno dei quali già in carcere a Prato, sul conto dei quali sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza in relazione alla loro partecipazione nella rapina aggravata in concorso, perpetrata ai danni dell’esercizio commerciale all’insegna “One Up Money Transfer” di Peschiera del Garda lo scorso 9 agosto.

In orario pomeridiano un rapinatore, travisato in volto nonché armato di pistola, si era introdotto all’interno dell’agenzia dove, dopo aver colpito alla testa con il calcio dell’arma il titolare, al quale causava, dopo una violenta colluttazione, lesioni giudicate guaribili in 12 giorni, s’impossessava della somma in denaro contante di 12mila euro circa. Subito dopo saliva a bordo di una motocicletta, risultata poi rubata 20 giorni prima a Peschiera del Garda, con un complice che lo attendeva all’esterno, per allontanarsi di seguito nelle vie circostanti.

I carabinieri, immediatamente giunti sul posto, avviavano le indagini acquisendo dalla vittima le prime indicazioni sull’accaduto. Successivamente, procedevano alla verifica e all’estrapolazione delle immagini esistenti sui sistemi di videosorveglianza presenti nelle immediate vicinanze dell’esercizio commerciale dove era stata perpetrata la rapina.

Il casco “dimenticato” da uno dei rapinatori.

Sotto le direttive della Procura della Repubblica di Verona, i carabinieri proseguivano nelle indagini. Un importante contributo è stato fornito anche dagli accertamenti svolti dai militari della Scientifica sulle impronte repertate e, in particolare, sul casco lasciato dal rapinatore sul luogo del delitto.

L’attività d’indagine ha inoltre permesso ai militari operanti di dimostrare il coinvolgimento, nella rapina aggravata in concorso, di un terzo uomo, il quale successivamente alla commissione del fatto da parte dei due rapinatori, li recuperava in un luogo poco distante dall’agenzia a bordo di un furgone, allontanandosi dal luogo della rapina e facendo perdere le proprie tracce.

Quanto ricostruito dai militari ha permesso quindi di delineare un quadro indiziario assolutamente specifico a carico degli indagati: l’Autorità Giudiziaria scaligera ha così richiesto e ottenuto dal Gip l’emissione dell’ordine di custodia cautelare in carcere a carico dei tre indagati.

Pertanto, nella mattinata odierna, i tre soggetti indagati una volta tratti in arresto, al termine delle formalità di rito, venivano tradotti presso le rispettive Case Circondariali a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.

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