Arrestato per rapina e lesioni un 30enne della Bassa: aveva aggredito un’anziana per strapparle la borsa.
Prende a pugni un’anziana al centro commerciale e le ruba la borsa: 30enne in manette per rapina e lesioni. Nel primo pomeriggio dell’8 agosto i carabinieri di Legnago hanno infatti arrestato, nei pressi di un centro commerciale del posto, un 30enne, italiano, residente in uno dei Comuni della Bassa veronese e noto alle forze dell’ordine, per rapina ai danni di una anziana signora.
Il piano criminale era semplice: portar via la borsa alla donna, che si trovava nei pressi di un centro commerciale, per poi dileguarsi velocemente. Ma per il trentenne non è andata proprio così; difatti, erano le ore 13 circa, quando la signora, 83enne, pensionata, mentre si trovava nei pressi del centro commerciale di Legnago è stata aggredita alle spalle con un forte pugno alla schiena tanto da farla cadere a terra da uno sconosciuto, che impossessatosi della sua borsa, contenente denaro, documenti ed effetti personali, si dava alla fuga.
L’inseguimento e la cattura.
Le urla della malcapitata hanno subito attirato l’attenzione di diverse persone presenti nella zona; alcune di queste hanno chiamato subito il 112 mentre una di esse, una donna 37enne di Cerea, ha inseguito il malvivente fino a costringerlo a fermarsi. Nel frattempo sono arrivati i carabinieri di Legnago che hanno immobilizzato e arrestato l’individuo, gravemente indiziato dei delitti di rapina aggravata e lesioni personali.
L’anziana signora, vittima della rapina, ha riportato solo qualche escoriazione e, visitata presso il pronto soccorso dell’ospedale di Legnago, è stata giudicata guaribile in 5 giorni. La refurtiva è stata recuperata e restituita all’avente diritto. Per la giovane signora di Cerea qualche momento di “adrenalina pura” con la grande soddisfazione di aver fatto un gesto coraggioso e altruistico, nonchè di aver contribuito in maniera determinante all’arresto dell’autore della rapina.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato prima trattenuto presso le camere di sicurezza del Comando carabinieri di Legnago e nella mattinata del 9, su disposizione della Procura della Repubblica di Verona, tradotto presso il carcere di Verona-Montorio.