Si indaga sulle cause che hanno portato alla morte della ragazza di 26 anni trovata nel Tartaro.
E’ stato un manutentore del Tartaro, nella mattinata di ieri, a scoprire il cadavere della giovane donna, bloccato in una delle chiuse nelle campagne di Vigasio. L’operaio, intento ad aprire la chiusa per abbassare il livello del fiume, ha immediatamente contattato il numero unico di emergenza.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Villafranca e il servizio investigativo di Verona, accompagnati da un’ambulanza. La donna, identificata come E.B., una ventiseienne di Mantova, classe 1998, era ufficialmente residente a San Martino dall’Argine con la madre e la sorella, ma si era allontanata dalla famiglia a causa di problemi di tossicodipendenza.
Il pubblico ministero ha disposto il trasferimento della salma all’Istituto di Medicina Legale di Borgo Roma per l’autopsia, al fine di determinare le cause della morte, che al momento rimangono sconosciute. Gli esami preliminari non hanno rilevato segni di violenza o ferite da arma. Il corpo della giovane, rinvenuto completamente nudo, potrebbe essere stato spogliato dalla corrente del canale. Ma anche su questo al momento non si hanno certezze.
Le indagini si concentrano ora sul contesto e sulle frequentazioni della vittima, per capire se qualcuno fosse con lei al momento della caduta in acqua. I carabinieri continuano a cercare indizi lungo le sponde del canale, alla ricerca di abiti, scarpe e altri elementi utili all’inchiesta.