Pusher esce dai domiciliari per lavoro ma va in centro a spacciare cocaina

Verona, 32enne sorpreso a spacciare cocaina in pieno centro: aveva il permesso di uscire dai domiciliari per lavoro. Finisce in carcere.

È finito ieri in carcere il trentaduenne albanese che, lo scorso 21 agosto, era stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Verona perché trovato in possesso di circa 51 grammi di cocaina. L’uomo, già pregiudicato per reati specifici, a seguito del rito direttissimo, era finito agli arresti domiciliari ed era sorvegliato dalla polizia di Stato tramite braccialetto elettronico.

Qualche mese dopo l’arresto, aveva ottenuto l’autorizzazione ad allontanarsi dalla propria abitazione in una fascia oraria giornaliera per motivi di lavoro: ma in realtà, le indagini condotte dai poliziotti hanno consentito di appurare che approfittasse della concessione per trafficare ancora cocaina.

Mercoledì, infatti, è stato sorpreso dagli agenti della Squadra Mobile proprio mentre spacciava in pieno centro storico. La successiva perquisizione locale effettuata dai poliziotti presso la sua abitazione ha consentito di rinvenire 76 dosi di cocaina preconfezionate del peso complessivo di circa 66 grammi, oltre ad un bilancino di precisione perfettamente funzionante.

Il trentaduenne di origini albanesi è quindi finito nuovamente in manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente: ieri pomeriggio, dopo aver convalidato l’arresto, il giudice ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere.

Note sull'autore