Controlli straordinari della polizia di Verona durante il ponte pasquale.
Controlli speciale della polizia di Verona in occasione delle festività pasquali, in particolare nei luoghi frequentati da giovani e giovanissimi. L’attività ha impegnato 40 pattuglie della Questura di Verona con il concorso di 4 equipaggi del Reparto Prevenzione crimine di Padova, di 80 operatori del Reparto Mobile di Bologna e di Padova, dei poliziotti della Polfer di Verona e con l’ausilio delle altre forze territoriali operative sul territorio scaligero. L’intensificazione dei servizi ha consentito, nel weekend appena trascorso, di sottoporre a controllo circa 70 veicoli e di identificare circa 280 persone, e ha condotto a un arresto per detenzione di sostanze stupefacenti, al deferimento in stato di libertà di 5 soggetti e al sequestro di circa 360 grammi di hashish.
Il pattugliamento insistente delle aree del centro cittadino e della provincia ha consentito, inoltre, di rafforzare l’attività di monitoraggio di gruppi di giovani con l’obiettivo di prevenire e a reprimere la commissione di reati da parte di questi ultimi. L’arresto e le denunce di giovanissimi effettuati nei giorni scorsi sono il frutto della presenza costante delle pattuglie della polizia di Stato sul territorio: fattore, questo, reso evidente dal fatto che, nella maggior parte dei casi, gli autori sono stati colti in flagranza di reato.
I controlli nelle principale piazze del centro cittadino.
L’attività svolta ha consentito, inoltre, di identificare un consistente numero di ragazzi che, in special modo nel fine settimana, sono soliti frequentare le principali piazze del centro cittadino, le aree limitrofe a Castelvecchio (via Roma, Rigaste San Zeno, Arco dei Gavi, Arsenale, Riva San Lorenzo) e la zona di Borgo Roma. Con riferimento a quest’area della città, particolare riguardo si è avuto per le zone adiacenti al Centro Commerciale Adigeo, noto collettore di gruppi di giovani provenienti anche dalle province limitrofe. Dato, quest’ultimo, confermato dai controlli della Polfer, che hanno consentito di indentificare un elevato numero di adolescenti giunti alla stazione di Verona Porta Nuova a bordo di treni provenienti da Vicenza, Padova, Brescia, Mantova, Rovigo, Trento e Bolzano.