Traffico di stupefacenti sgominato dalla polizia, coinvolta anche Verona.
La squadra mobile della polizia di Torino, nell’ambito della lotta al traffico di stupefacenti, ha collaborato con i colleghi di Frosinone, Verona e Monza per portare a termine due operazioni denominate ‘New Bottom Barrel’ e ‘Corsia preferenziale’, che hanno portato a diversi arresti.
Nel primo caso, che risale al 2017 ed è stato avviato dalla procura torinese, sei cittadini albanesi sono stati accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina. Durante le indagini, concluse nel 2020, sono stati effettuati altri 19 arresti in flagranza di persone sospettate di violazione della normativa sugli stupefacenti, e sono stati sequestrati circa 18 chilogrammi di cocaina, oltre a 23mila euro e sei autovetture.
La seconda operazione di polizia è nata da uno stralcio delle attività investigative svolte durante la prima indagine, ed è relativa a presunti episodi di corruzione. L’accusa coinvolge una funzionaria dell’anagrafe di Torino e altre due donne, ora tutte e tre agli arresti domiciliari. Secondo l’accusa, le tre donne avrebbero fatto da intermediarie per cittadini stranieri che desideravano ottenere documenti d’identità in tempi brevissimi e fuori dall’iter ufficiale, in cambio di denaro.
In un altro procedimento, un funzionario dell’anagrafe di Torino e un cittadino romeno sono stati iscritti nel registro degli indagati per il reato di corruzione, in relazione alle procedure di rilascio dei documenti di identità a cittadini stranieri.