La Digos di Verona ha perquisito “Il Mastino”, sede della sezione scaligera di Casapound Italia.
Gli uomini della Digos scaligera hanno perquisito “Il Mastino”, locale sito in via Nicola Mazza n. 61, considerato sede “operativa” della sezione scaligera di “Casapound Italia – Blocco Studentesco”. Il decreto di perquisizione disposto dalla procura presso il tribunale di Verona scaturisce da un’attività d’indagine nata a seguito di un episodio avvenuto la sera del 2 dicembre scorso. In quell’occasione, intorno alle 20, venne segnalata una lite animata tra una ventina di giovani intenti ad azzuffarsi e lanciarsi bottiglie di vetro e sampietrini in piazza Santa Toscana, nel quartiere Veronetta.
All’arrivo delle volanti, i giovani si disperdevano nelle vie limitrofe in diverse direzioni e, nella circostanza, dopo un breve inseguimento, venne tratto in arresto, per resistenza a pubblico ufficiale, M.F., un ventunenne residente a Cesena. Sin dalla primissima ricostruzione dei fatti, è risultato evidente che la matrice sottesa alla predetta lite fosse di natura politica, e ciò sia per le altre persone immediatamente identificate, sia per il rinvenimento di mazze e aste in via Nicola Mazza, proprio in prossimità del predetto locale “Il Mastino”.
La successiva attività di indagine condotta da questa Digos ha confermato tale assunto: in particolare, dalla visione delle immagini estrapolate dalle telecamere di zona è emerso che, alcuni militanti della sezione scaligera di “Casapound – Blocco studentesco”, abbiano prelevato oggetti atti ad offendere all’interno della citata sede per poi dirigersi, compatti, in piazza Santa Toscana al fine di fronteggiare un gruppo di giovani, riconducibili alla galassia antagonista della sinistra scaligera, che aveva da poco affisso diversi volantini contro le realtà dell’estrema destra veronese. Il tempestivo arrivo degli equipaggi della polizia, ha permesso di interrompere un iter criminoso che avrebbe inevitabilmente portato a fatti più gravi di quelli avvenuti.
Alla luce delle evidenze fattuali, nella mattinata odierna è stato perquisito “Il Mastino” e, all’interno dello stesso, sono stati rinvenuti ulteriori caschi, aste e bastoni, riconducibili al medesimo materiale sequestrato durante gli scontri del 2 dicembre scorso. L’attività di indagine condotta dalla Digos della questura di Verona, coordinata dalla locale Procura ha anche portato all’individuazione di undici persone, tutte indagate per il reato di porto di oggetti atti di offendere. I denunciati, uno residente a Cesena e gli altri residenti in questa provincia, hanno un’età ricompresa tra i 17 ed i 24 anni e sono tutti militanti nella compagine dell’estrema destra scaligera di “Casapound Italia – Blocco Studentesco”, alcuni dei quali con a carico precedenti per reati contro la persona e reati “da stadio”.