Parona, un appartamento trasformato in serra per coltivare marijuana.
Un insolito via vai di gente, in ogni fascia oraria del giorno e della notte, misto ad uno strano odore che invadeva tutto il vano scale: così è stato segnalato, da parte di alcuni cittadini di via Zampieri, ai carabinieri della Stazione di Parona Valpolicella, il movimento sospetto che da qualche tempo insospettiva i vicini di casa.
Subito sono scattate le verifiche del caso: giunti, nella mattinata di mercoledì, presso l’abitazione, per verificare quanto segnalato, i carabinieri hanno da subito riscontrato ritrosia da parte di chi, due persone, dall’interno dell’appartamento, proprio non voleva saperne di aprire. Con non poca difficoltà i militari sono però riusciti a far ingresso nella casa, ed è stato in quell’istante che si sono trovati davanti a quella che sembrava essere una scena da film, più che le stanze di un appartamento.
Ogni camera, tranne quella da letto in cui abitavano i due italiani, classe ’91 e ’61, era adibita a serra per la coltivazione, produzione e stoccaggio di chili e chili di marijuana. Più precisamente sono stati rinvenuti dai militari: 52,5 chili circa di infiorescenze, foglie e resine di marijuana in fase di essiccazione o congelate; oltre 700 grammi di marijuana pronta per la vendita; 103 piante di marijuana, di altezza variabile (dai 10 ai 90 cm); diversi bilancini e materiale atto al confezionamento e stoccaggio dello stupefacente; 50 ventilatori elettrici; 5 filtri aria con relative tubazioni; 16 lampade di vario tipo per riscaldare l’ambiente e favorire la crescita delle piante; 1 deumidificatore e 1 umidificatore; temporizzatori e termometri; 1 rilevatore di ph/ acidità; numerose taniche e flaconi di fertilizzanti; 6 tende di colore nero con relative aste di montaggio, per la realizzazione della serra.
I due, a seguito di perquisizione personale, sono stati ritrovati con 2090 euro uno, e 550euro l’altro, confezionati curiosamente in un barattolo di cartone di fazzoletti di carta. Originale anche la spiegazione data per l’utilizzo dell'”erba” congelata, infatti i due avrebbero voluto utilizzarla per aromatizzare del burro. I due sono stati tratti in arresto con l’accusa di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope.
Dopo la convalida dell’arresto per il più giovane sono stati concessi i domiciliari mentre per quello più anziano il divieto di dimora nella provincia di Verona.