Paolo Bissoli nel luglio 2021 uccise la madre Maria Spadini nella loro casa di Bovolone.
E’ stato condannato a 24 anni di carcere Paolo Bissoli, l’uomo che il 21 luglio 2021 accoltellò la madre, Maria Spadini, 80 anni, a Bovolone. In seguito al processo, la Corte d’Assise del tribunale di Verona ha concesso le attenuanti equivalenti all’aggravante (cioè l’avere ucciso la madre) e ha condannato Bissoli a una pena inferiore a quella richiesta dal pubblico ministero.
- Omicidio di Bovolone, anziana accoltellata in casa: c’è la svolta nelle indagini, fermato il figlio della vittima.
- Omicidio di Bovolone, il figlio della vittima era stato denunciato dalla moglie perché violento.
Bissoli è stato inoltre dichiarato interdetto in perpetuo da qualsiasi ufficio, indegno a succedere e dovrà risarcire le due figlie di Maria Spadini, che si sono costituite parti civili, versando loro 50mila euro a testa. La Corte non ha avuto dubbi sulla capacità di intendere e volere di Bissoli al momento del fatto, argomento sul quale il suo avvocato ha invece incentrato la difesa.
Secondo il pm, Bissoli viveva in una situazione di disagio e abuso di alcol da vent’anni e non lavorava, mentre la moglie manteneva la famiglia. Dopo che la moglie lo aveva denunciato per maltrattamenti, Bissoli era stato allontanato andando a vivere con la madre. Il giorno dell’omicidio, secondo quanto ricostruito, Bissoli aveva versato il caffè sul fornello e sua madre l’aveva ripreso. Fu questo, probabilmente, a scatenare la reazione violenta dell’uomo, e le due coltellate fatali. La Corte ha stabilito che Bissoli era in grado di intendere e volere, nonostante la difesa abbia sostenuto che il suo comportamento fosse dovuto a un problema neurologico, e avesse chiesto la semi infermità.