E’ morto Silvio Berlusconi.
E’ morto Silvio Berlusconi. Stamani, lunedì, alle 9.30 il leader di Forza Italia se n’è andato dopo essere stato ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano. Ventotto anni di distanza separano la prima entrata da protagonista di Silvio Berlusconi nella storia politica e amministrativa di Verona, dall’ultima. La prima volta fu nel 1994. Berlusconi arriva a Verona, al palazzetto dello sport, per lanciare il neonato movimento di Forza Italia. Tutti a cantare a squarciagola quell’inno là, in rigorosa “divisa” da esordienti forzisti: “E Forza Italia, è tempo di credere, dai Forza Italia, che siamo tantissimi e abbiamo tutti un fuoco dentro al cuore”.
Il partito-azienda berlusconiano mette insieme, anche a Verona, ex democristiani, ex socialisti, ex liberali, radicali, rampanti della politica, manager e imprenditori desiderosi di mettersi in mostra, di visibilità, di farsi vedere al fianco del loro eroe.
Quella ventata di novità si traduce, a Verona, alle elezioni amministrative del giugno 1994, in un’onda travolgente che conquista palazzo Barbieri. Forza Italia, in alleanza con il Centro cristiano democratico, Lega e Alleanza Nazionale, fa eleggere sindaco della città Michela Sironi, professione docente universitaria, con il 61,51% dei voti, lasciando al candidato progressista Dario Donella le briciole. A Verona più di un elettore su quattro vota Forza Italia. Sironi diventa la prima e unica donna sindaco di Verona. Viene riconfermata nel 1998, ma poi, cinque anni dopo, spiana la strada al successo di Paolo Zanotto. Ma questa è un’altra storia.
Poi la storia continua. C’è il patto di Cisano del 2007: nella casa gardesana di Aldo Brancher il cavaliere “porta” a palazzo Barbieri l’allora leghista Flavio Tosi, tra i mugugni e i musi lunghi di molti dei suoi. E lo scorso anno, a 28 anni di distanza da quella prima volta, Berlusconi si mette di nuovo in mezzo in piena campagna per il ballottaggio tra Damiano Tommasi e il sindaco uscente Federico Sboarina. E lo fa portando dalla sua parte uno che sindaco di Verona lo è stato per due mandati, ovvero proprio, rieccolo, Flavio Tosi. Che qualche mese dopo diventerà anche coordinatore regionale del partito azzurro.