Maxi rissa sul lago di Garda, due le inchieste della Procura di Verona.
La Procura di Verona sta lavorando su due inchieste parallele dopo la maxirissa avvenuta il 2 giugno sul Lago di Garda, tra le spiagge di Peschiera e Castelnuovo, che ha avuto poi conseguenze, per così dire, anche sul treno del ritorno, da Peschiera a Milano. La prima inchiesta riguarda nello specifico i disordini tra Lido dei Pioppi e Lido Campanello, in città e in spiaggia, con i circa 2.500 giovani che dopo essersi dati appuntamento sui social, e in particolare su Tik Tok, hanno trasformato il pomeriggio del 2 giugno in un pomeriggio di scorribande e paura. Per questo fascicolo l’ipotesi è di rissa aggravata, danneggiamenti e tentata rapina.
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Il secondo filone di indagini invece riguarda le molestie sessuali denunciate da cinque adolescenti lombarde (ma non è ancora chiaro quante siano state, in realtà, le vittime delle molestie) sul treno regionale che le riportava a casa dopo una giornata a Gardaland. Non è escluso, come riferisce Ansa, che la Procura veronese valuti anche l’aggravante, per questa seconda inchiesta, dell’odio razziale. E questo proprio sulla base proprio delle dichiarazioni delle cinque vittime: “Mentre ci toccavano senza lasciarci scampo – avrebbe infatti raccontato una delle adolescenti agli investigatori – ci urlavano ‘qui non vogliamo italiani, le donne bianche qui non salgono'”.