Operazione Free credit della Guardia di finanza: maxi frode sui bonus.
E’ arrivata anche in Veneto l’indagine della Guardia di finanza di Rimini sulla maxi frode dei bonus, con un centinaio di società coinvolte in mezza Italia, e quasi 80 persone indagate. In particolare sono state eseguite dalle Fiamme gialle, coordinate dalla Procura di Rimini, 35 misure cautelari personali di cui 8 in carcere e 4 ai domiciliari, oltre a 23 interdittive di cui 20 all’esercizio di impresa nei confronti di altrettanti imprenditori e 3 all’esercizio della professione nei confronti di altrettanti commercialisti, in quanto ritenuti componenti di un articolato sodalizio criminale con base operativa a Rimini ma ramificato in tutto il territorio nazionale, responsabile di aver creato e commercializzato per 440 milioni di euro falsi crediti di imposta, introdotti tra le misure di sostegno emanate dal Governo con il decreto rilancio, durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria da Covid-19 per aiutare le imprese e i commercianti in difficoltà.
Nella mattinata di oggi, lunedì 31, sono inoltre state eseguite 80 perquisizioni, oltre al sequestro dei falsi crediti, di beni e assetti societari per il reato di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. Tra loro, in 9 avevano presentato domanda di reddito di cittadinanza e 3 avevano precedenti di polizia per associazione a delinquere di stampo mafioso.