Frode sul bonus facciate, indagato anche un 74enne veronese.
Sono due persone fisiche e due società ad essere indagate nell’inchiesta sulla presunta frode legata al ‘bonus facciate’ condotta dalla Procura di Bari, che ha portato oggi al sequestro preventivo d’urgenza di crediti di imposta, quote societarie, complessi aziendali e rapporti finanziari per un valore di circa 20 milioni di euro. Gli indagati, come riferisce Ansa, sono M.A.B., 56 anni, di Putignano (Bari), e A.M., 74 anni, residente a Garda. Le società indagate sono la Nordest edilità srl e la Fronda Immobiliare srl, di San Martino Buon Albergo, legalmente rappresentate da A.M.
Secondo l’accusa, il 56enne avrebbe beneficiato di lavori edili fittizi che hanno generato crediti d’imposta inesistenti. La Procura sostiene inoltre che A.M., descritto come un “pensionato di 74 anni con scarse risorse economico-finanziarie”, abbia avuto un ruolo di complicità, in quanto le sue società risultano essere state le prime a ricevere i crediti. Successivamente, le due società indagate avrebbero trasferito i crediti ad altre imprese, su cui sono stati effettuati ulteriori sequestri.
Le indagini.
Le indagini avrebbero consentito di rilevare in particolare la “fittizietà” delle prestazioni generatrici delle agevolazioni fiscali, sulla base di alcuni indici di anomalia, tra i quali risulterebbero l’inesistenza degli immobili oggetto di interventi edilizi; la scarsa capacità reddituale dei beneficiari dei crediti d’imposta (“primi cedenti”); la mancanza di un’idonea struttura organizzativa e finanziaria delle società realizzatrici dei lavori (“prime cessionarie”).
Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal procuratore della Repubblica di Bari, e coinvolge i crediti d’imposta ceduti a terzi dalle due società indagate per illecito amministrativo, i crediti d’imposta registrati presso la Nordest Edilità srl e la Fronda Immobiliare srl, le quote del capitale sociale delle due società, i complessi aziendali, le somme di denaro e i rapporti finanziari. Per il 74enne è stato disposto il sequestro delle somme di denaro presenti sui suoi conti finanziari.