Pasqua e Pasquetta in quasi lockdown per Verona. Da martedì torna la zona arancione

Cosa si può fare e non si può fare a Verona per Pasqua e Pasquetta.

Da martedì Verona e il Veneto saranno zona arancione. Adesso è ufficiale, dopo che lo aveva già anticipato nel consueto punto stampa Luca Zaia. Le scuole riprenderanno mercoledì, fino alla terza media, parzialmente aperte alle superiori (al 50% in didattica a distanza e al 50% in presenza). E martedì potranno riaprire negozi di abbigliamento, parrucchieri, barbieri ed estetisti. Ma intanto la Pasqua sarà blindata anche quest’anno, con controlli intensificati in tutta Italia. Verona compresa. Come disposto dall’ultimo Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per tutto il weekend le forze dell’ordine effettueranno controlli e verifiche sul territorio. Niente droni quest’anno, ma pattuglie e posti di blocco soprattutto lungo le arterie principali della città.

“Saranno tre giorni impegnativi per gli agenti, ma se tutti faranno la loro parte non ci saranno problemi – ha detto al comandante della Polizia locale Luigi Altamura -. Dai dati della Prefettura, ieri le forze dell’ordine sul territorio veronese hanno controllato 1912 persone, delle quali sanzionate solo 19, praticamente l’1 per cento. Le verifiche ci saranno ma basta rispettare le regole non solo per non incorrere nelle multe ma soprattutto per dare una mano a coloro che sono impegnati per sconfiggere quanto prima la pandemia”.

Ecco cosa si può fare e cosa non si può fare tra il 3 e il 5 aprile, sabato, domenica e lunedì:

Resta il coprifuoco
In ogni regione rimane il coprifuoco già in vigore. Il coprifuoco resterà invariato tra le 22 e le 5, salvo motivi di lavoro, di salute o urgenze, da giustificare con l’autocertificazione.

Visiti a parenti e amici
Gli spostamenti verso altre abitazioni private abitate saranno possibili solo una volta al giorno, tra le ore 5 e le 22, restando all’interno della stessa Regione. Il provvedimento consente gli spostamenti per visite private a parenti o amici, a un massimo di due persone. Si potranno portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.

Pranzo di Pasqua
La raccomandazione è di non accogliere persone non conviventi. Le visite di parenti e amici, in ogni caso, dovrebbero essere caratterizzate dal rispetto delle norme di distanziamento anche a tavola.

Messa di Pasqua
A messa si può andare ma con l’autocertificazione e possibilmente in una chiesa vicino a casa. Per il resto le regole sono le solite: ingresso dei fedeli in numero contingentato, obbligo di mascherina e distanza di sicurezza. Niente scambio della pace ma inchino guardandosi negli occhi. Lo streaming rimane consigliato agli anziani e alle persone più a rischio.

Seconde case
Può recarsi nella seconda casa solo il nucleo convivente e soltanto se l’abitazione di destinazione è vuota. Non si può andare nella seconda casa con amici e parenti. Si può raggiungere la seconda casa solo se si è proprietari o se si è stipulato un contratto d’affitto in una data antecedente al 14 gennaio 2021. Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta e Alto Adige vietano l’ingresso dei non residenti in regione. L’ingresso in Sardegna e Sicilia deve essere preceduto da un tampone negativo.

Gite e pic-nic
A Pasquetta, niente da fare: sono purtroppo vietate le tradizionali scampagnate e niente pic nic.

Sport
L’attività sportiva è consentita secondo le regole della zona rossa: “Esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio Comune, dalle 5 alle 22, in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri”.

Per chi rientra dall’estero, tampone e quarantena obbligatori: “Chi sarà rientrato in Italia da un Paese estero, dovrà anche sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e rimanere 5 giorni in quarantena, dopodiché dovrà eseguire un altro tampone molecolare o antigenico nei punti tampone indicati nei siti di ciascuna Ulss”.

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