Hanno avuto un tragico epilogo le ricerche della donna di 56 anni e del figlio di 19, scomparsi da ieri sull’alto lago di Garda.
Hanno avuto un tragico epilogo le ricerche della donna di 56 anni e del figlio di 19, che erano scomparsi da ieri sull’alto lago di Garda. I corpi senza vita di Alex Oleksiy e di Hanna Shabratska sono stati infatti ritrovati dai sommozzatori dei vigili del fuoco di Trento a 18 metri di profondità, tra Punta Lido e spiaggia dei Sabbioni a Riva del Garda.
Mamma e figlio, di origine ucraine ma residenti da qualche tempo a Rovereto, erano stati visti dalle telecamere di sorveglianza nella serata di martedì, prima di immergersi nelle acque. Da quel momento non si è avuta più nessuna notizia di loro.
A dare l’allarme era stato il marito della donna, che non li aveva visti rincasare. Le ricerche si erano concentrate nella zona di spiaggia Sabbioni, dove era stato registrato l’ultimo segnale emesso dai loro telefoni cellulari. E proprio lì erano stati trovati gli asciugamani e i vestiti di madre e figlio.
Per le ricerche si erano mobilitati i sommozzatori e mezzi della Guardia Costiera, i carabinieri di Riva del Garda, i vigili del fuoco locali e quelli del corpo permanente di Trento. Fino al tragico ritrovamento.